Ha fatto notizia la decisione di Maria De Filippi di sospendere quattro degli allievi di Amici (Filippo Di Crosta, Vittorio Ardovino, Nicosa De Souza e “Biondo”) mandandoli ai “lavori socialmente utili” come punizione per il comportamento tenuto in una serata di festa in cui si è andati evidentemente troppo oltre. Le foto degli studenti con indosso le tute catarifrangenti dell’Ama, la società municipalizzata che si occupa della nettezza urbana a Roma, hanno già fatto il giro del web. Il sindaco Raggi ha dato il suo vialibera all’operazione, ma nessuno – ha spiegato a DiPiù Tv l’avvocato Maccaroni – presidente dell’Associazione Nazionale Avvocati per i Minori e le Famiglie e già giudice del programma televisivo “Torto o Ragione – Il Verdetto Finale” su Rai Uno – avrebbe potuto obbligare i ragazzi a fare gli spazzini contro la loro volontà. Neanche un giudice:”Il giudice può soltanto chiederlo, ma la persona sotto accusa può rifiutarsi e poi scontare la pena in modo tradizionale, per esempio, andando in carcere”. Maria De Filippi, dunque, è andata oltre il suo ruolo? “La De Filippi ha chiesto ai suoi ragazzi di pulire le strade e loro hanno accettato: si tratta di volontariato, deciso di comune accordo, con il consenso della sindaca Virginia Raggi e dell’azienda che si occupa della nettezza urbana per il Comune di Roma: succede ogni giorno nei Comuni d’Italia. Ma niente e nessuno poteva obbligare i ragazzi a prendere la scopa in mano”.
DE FILIPPI A RISCHIO QUERELA?
Secondo il parere legale fornito dall’avvocatessa Maccaroni, contattata al proposito da DiPiù Tv, per aver mandato in strada i ragazzi di Amici a fare gli spazzini, la De Filippi rischia addirittura la querela:”Se un ragazzo avesse letto in questa richiesta una minaccia velata, come quella di essere cacciato dal programma se non avesse accettato, non solo avrebbe potuto rifiutarsi, ma addirittura avrebbe potuto querelare il programma e Maria De Filippi. E potrebbe ancora farlo. Questo lo dice la legge, non io”. Neanche il contratto firmato dai ragazzi all’ingresso nella scuola mette al riparo la conduttrice da eventuali ritorsioni:”Nessun contratto può prevedere una “punizione” in caso di cattiva condotta: sarebbe illecito. Invece, si può mandare via chi si comporta male. Questo è legalmente ammissibile: succede in tutte le scuole, dove gli studenti molto indisciplinati possono essere espulsi o sospesi”.