Alessandro Borghi è Numero 8, lo è in Suburra il film, in Suburra la Serie, ma dando al suo personaggio due spessori e due letture molto diverse. Una delle promesse del nostro cinema italiano, torna in onda su Rai2 con il ritratto di quel sottile confine tra criminalità, politica e Chiesa, e sulla cima? Lui, Aureliano Adami detto numero 8. Il boss di Ostia continua a fare il bello e il cattivo tempo al lido, lì dove tutto è nato, e ancora una volta lo ritroveremo ad affrontare l’ennesimo proprietario che non vuole cedere a lui i suoi terreni: la sua furia si abbatterà su di lui prima bruciando la struttura ospitata dal terreno e poi rimependolo di botte per ottenere quello che vuole. Questo è Numero 8, il boss adulto presentato al meglio nel film firmato da Stefano Sollima (papà, tra gli altri, anche di Gomorra).
LE DUE VERSIONI DI NUMERO 8
In questi ultimi mesi, Alessandro Borghi ha avuto modo di regalare al suo personaggio un altro modo di essere visto che lui stesso è stato chiamato a far parte del cast di Suburra, la serie italiana, la prima targata Netflix. All’epoca Aureliano era solo un giovane ragazzo che si divideva tra qualche lavoretto e piccoli spacci e che cercava, inutilmente, l’approvazione del padre che continua a mandare avanti i suoi affari puntando più sulla figlia e non su di lui. Tutto cambia quando si presenta il primo, grande, affare della sua vita, lo stesso che poi lo ha reso quello che ritroveremo questa sera nel film di Rai2. Quale delle due versioni preferite? Lo scopriremo presto visto che gli episodi della serie sbarcheranno su Rai2 nelle prossime settimane.