L’INTERVISTA
“Temevo non venisse”. Com’è prevedibile, Fazio. Si parte proprio dal tema del mancato confronto: “Abbiamo ritenuto conveniente non farlo”. Una sorta di delegittimazione, insomma: “Ci confronteremo con il leader di centrodestra, se necessario”. Quanto alla legge elettorale, Di Maio non ha dubbi: “È stata progettata con l’intento preciso di metterci all’angolo”. Le coalizioni, in quest’ambito, sarebbero l’unica scelta sensata. Quando Fazio gli chiede se sarebbe disposto ad allearsi, il leader fa il vago. “Lei ha qualcosa del giovane Andreotti”, gli rimprovera il conduttore. Replica: “Non sono un democristiano. Noi del MoVimento rendiamo onore al popolo, molto semplicemente”. Elezioni in Sicilia: “I vostri sono voti di protesta? E il dato dell’astensione?”. Domanda sensata. “Giorni fa, a Roma, ho chiesto a una ragazza siciliana perché non fosse andata a votare. Lei mi ha risposto: ‘Non ve lo faranno cambiare, questo Paese’. La sfiducia nei confronti delle istituzioni è dilagante”. Fazio chiede: “Non è un po’ presto per fare il premier? Ha solo 31 anni…”. “Lei a 31 anni conduceva Quelli che il calcio. Perché no?”, scherza. [agg. di Rossella Pastore]
“RENZI È STATO ROTTAMATO”
Nella prima serata di Rai 1 va in onda una nuova puntata di Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio con tanti ospiti di rilievo tra cui il candidato Premier del Movimento Cinque Stelle e vice Presidente della Camera Luigi Di Maio. Una ospitata molto attesa soprattutto dopo il suo clamoroso dietrofront rispetto al confronto televisivo prima organizzato e poi annullato con il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, all’indomani del risultato della elezioni regionali in Sicilia. Di Maio nel corso di una intervista rilasciata a Il Corriere della Sera ha spiegato il motivo delle sue tante apparizioni televisive e del mancato confronto con Renzi: “Vado in tv perché voglio che più italiani possibili conoscano il nostro programma e le proposte che abbiamo per il Paese. Sono pronto a confrontarmi con i candidati premier degli altri schieramenti. Compreso Silvio Berlusconi? Ammesso che riescano a trovarsi d’accordo su chi siano.. Ho preso atto di quello che era accaduto in Sicilia, dove il Pd ha preso una batosta clamorosa. Forse Renzi ha ancora bisogno di elaborare il lutto. Di fatto il ministro Orlando, i capigruppo Zanda e Rosato lo hanno rottamato”.
LUIGI DI MAIO, “ALLE POLITICHE PUNTIAMO AL 40%”
Nella stessa intervista Luigi Di Maio ha commentato l’esito delle regionali con soddisfazione ed al tempo stesso ha parlato dell’obiettivo di raggiungere il 40% nelle prossime elezioni politiche. Infine, una battuta anche sull’avviso di garanzia che ha raggiunto la sindaca Chiara Appendino. Queste le parole del penta stellato: “ll risultato in Sicilia dimostra che il Movimento sta lavorando bene e che tra qualche mese alle Politiche quel 35% può diventare un 40% e portarci dritti al governo del Paese. In 5 anni abbiamo raddoppiato i voti.. senza i 130 mila voti dei voltagabbana dell’Udc che fino a ieri sosteneva Crocetta e i 90 mila raccattati dagli impresentabili, Cancelleri sarebbe presidente.. la vera sfida ora è coinvolgere coloro che non vanno a votare in un progetto di partecipazione attiva. Presto usciranno le regole per le candidature, ma una cosa è certa: non sarà il Rosatellum a fermare la nostra corsa. La Appendino? parliamo di accuse che derivano da un fatto di cui non è diretta responsabile. Ha tutto il nostro sostegno”.