Il merito di Gianfranco Castelli è stato senza dubbio l’aver trasformato un laboratorio di carni suine di dimensioni ridotte con un brand di produzione. Il Salumificio Sano di Accumoli vanta l’eredità dei maestri norcini ed una particolare attenzione per l’attualità, grazie a un’attenta analisi dei bisogni alimentari moderni. Gianfranco inizia la sua attività a metà degli anni Ottanta, sicuro che il territorio amatriciano abbia un’importanza fondamentale per la cultura culinaria italiana. Si unisce infatti agli artigiani locali storici e riporta alla luce tradizioni ormai scomparse, investendo al tempo stesso nella produzione artigianale medianti impianti tecnologici di ultima generazione. Vedremo Gianfranco Castelli a Boss in Incognito nella puntata speciale di questa sera al fianco di altri cinque imprenditori che lo aiuteranno a ripristinare il corretto funzionamento del Salumificio Sano, colpito duramente dal terremoto che due anni fa ha messo in ginocchio Accumoli ed altri borghi del Centro Italia.
I PILASTRI DEL SALUMIFICIO SANO
Tradizione e modernità sono i primi ingredienti dei prodotti del Salumificio Sano, grazie all’unione della tradizione dei maestri artigiani norcini ed all’affidabilità della tecnologia moderna. Aria naturale dei boschi che circondano lo stabilimento di Accumoli e il controllo accurato degli specialisti che garantiscono il rispetto delle norme europee, per un prodotto garantito dall’indubbia qualità. Senza dimenticare l’attenzione per i propri collaboratori, molti dei quali accompagnano Castelli fin dai primi passi che il suo brand ha mosso nel mondo, come sottolinea il portale ufficiale dell’azienda. Tutti oggi pilastri dell’azienda e motivo per cui il Salumificio Sano vede la propria realtà come una famiglia allargata in cui la tradizione si tramanda dal lavoratore più anziano a quello più giovane. Il tutto per una varietà di prodotti che spazia dal prosciutto alla lonza, fino alla pancetta ed al lonzino.
GIANFRANCO CASTELLI, LA FILIERA DEL SALUMIFICIO SANO
Nonostante il danno subito, Castelli è riuscito a mantenere intatta la produzione anche per dare un importante messaggio ai concittadini: non arrendersi nemmeno di fronte alle calamità naturali di portata così devastante. La filosofia di lavoro ha guidato Gianfranco Castelli verso il suo progetto territoriale, riuscendo a diventare nel corso degli anni la prima azienda del nostro Paese a distinguersi per il Prosciutto Amatriciano IGP e il guanciale. Il tutto grazie a un’attenta filiera che prevede diverse fasi importanti, fra cui anche la stagionatura naturale a cui si unisce l’attento e specializzato uso di centraline controllate. Al tempo stesso Castelli ha messo ai primi posti dei propri obbiettivi la ricerca, riuscendo a confrontarsi con successo con i mercati internazionali.