Un successo senza fine per Gianni Morandi, che proprio ieri, con la tappa di Rimini, ha dato il via al suo attesissimo tour “D’amore d’autore”. La tournée, che nei prossimi mesi vedrà il cantante nei principali palasport del nostro paese, conta già molte date sold out (quelle di Milano, Torino, Acireale, Bologna, Conegliano e Montichiari), tanto da costringere gli organizzatori ad aggiungere delle nuove date in calendario. Il tour, che il 25 aprile porterà il cantante all’arena di Verona per una serata “evento” in occasione dell’apertura della stagione lirica, conta diversi appuntamenti di oltre due ore ciascuno, dove il cantante avrà la possibilità di ripercorrere la sua lunga e straordinaria carriera (oltre ai successi più recenti) con oltre 40 brani in scaletta. L’ultimo cd di inediti, dal titolo “D’amore d’autore”, è uscito lo scorso 17 dicembre ed è stato realizzato con la collaborazione di diversi artisti della musica italiana. (Agg. di Fabiola Iuliano)
“Ho iniziato con i Beatles, Paul McCartney fa concerti come me!”
È iniziato il tour di Gianni Morandi con le sue 20 date e il cantante si racconta con Andrea Laffranchi per il Corriere. “Canto da quando ho 13 anni. La mia vita è questa”, esordisce il musicista che ha dato il via ai concerti questo sabato a Rimini. Ben due ore e mezza di spettacolo per raccontare la sua vita con 42 canzoni e menzionare i 55 anni di carriera: impresa impossibile? Non per lui. “È uno spettacolo impegnativo, uso molto la voce, il mio repertorio ha pezzi che vanno cantati a squarciagola. Ogni volta è come un piccolo esame”, svela. Poi confida di aver dovuto “studiare” di più le 8 nuove canzoni dell’album “D’Amore d’autore”. Successivamente si fa anche un balzo indietro, con il suo repertorio: “Da Andavo a 100 all’ora, la prima canzone che ho registrato. Ero un ragazzino, era il 1962. Ho iniziato assieme ai Beatles. E mi consola vedere che anche Paul McCartney continua a fare concerti”. Tutte ebbe inizio con il provino per la Rca, ma non fu esattamente un successo la prima canzone: “Vendette 100-150 mila copie. Oggi con quei numeri starebbe in classifica per mesi, ma allora l’attenzione della casa discografica era più per Rita Pavone”.
Gianni Morandi, dal tour alla fiction
Il vero successo per Gianni Morandi è poi arrivato con “Fatti mandare dalla mamma” e “In ginocchio da te”: “A rivederli oggi furono tempi incredibili: l’Italia del boom economico e la partenza della mia carriera. Una volta andai al cinema e dovettero interrompere la proiezione per l’accoglienza del pubblico”. Poi racconta anche che lo stato della musica italiana appare buono: “Mi fa piacere scoprire che esiste una nuova generazione di cantautori che non esce dai talent: Brunori Sas, Motta, Coez, Calcutta… Alcuni di loro come Levante, Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti, Paolo Simoni e Ermal Meta sono fra gli autori del mio ultimo album”. E sul successo sanremese dell’amico Baglioni: “Sono rimasto a bocca aperta. Sapevo che avrebbe affrontato l’avventura con il massimo dell’impegno e la massima dedizione ai dettagli. È un perfezionista come ho avuto modo di scoprire quando abbiamo fatto il tour assieme”. Dopo il tour invece, la seconda stagione de L’Isola di Pietro.