A distanza di quattro anni dalla sua sparizione misteriosa, gli interrogativi sul caso di Roberta Ragusa restano molteplici. Il prossimo marzo prenderà il via il secondo grado che vedrà nuovamente alla sbarra Antonio Logli con l’accusa di omicidio e distruzione di cadavere ed ora, come riporta Tiscali.it, emergono nuovi dubbi proprio su quest’ultimo aspetto. Che fine ha fatto il corpo della donna ed imprenditrice della provincia di Pisa? Tra le varie ipotesi finora trapelate, ne sarebbe emersa una davvero sconvolgente che contemplerebbe la distruzione drammatica del corpo, all’interno del forno crematorio. L’impianto di cremazione del cimitero, infatti, nei mesi precedenti alla scomparsa di Roberta pare fosse in disuso, eppure attraverso il recupero di vecchie bollette sarebbe comunque emerso un consumo sospetto di gas. Pare comunque non sia stato tale da giustificare del tutto la distruzione di un corpo, ma i dubbi restano. Tra le varie piste affrontate, anche quella di un uomo, ex dipendente del cimitero di Pisa, il quale si è suicidato nel 2016 e che potrebbe avere qualcosa a che fare proprio con l’occultamento e la distruzione del cadavere della Ragusa. Dubbi che emergono dalla missiva anonima giunta a Chi l’ha visto nei giorni scorsi anche se secondo gli inquirenti si tratterebbe di un tentativo di depistaggio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IL GIALLO DI ROBERTA RAGUSA A CHI L’HA VISTO?
Il giallo di Roberta Ragusa continua ad interessare la cronaca italiana, mentre ci si avvicina alla data del terzo grado di giudizio a carico di Antonio Logli. Accusato di omicidio premeditato e occultamento di cadavere, il marito della casalinga di Gello è rimbalzato in queste ultima settimana sulle testate nazionali anche per un altro episodio. Chi l’ha visto e Federica Sciarelli ne hanno parlato nella puntata della scorsa settimana e questa sera, mercoledì 24 gennaio 2018, il programma di Rai 3 ritornerà a parlare del caso di Roberta Ragusa. Antonio Logli infatti ha vinto un ricorso contro l’amministrazione pubblica ed ha ottenuto un posto nel settore amministrativo della Polizia Municipale del paese di residenza. Un evento che ha indignato i familiari della Ragusa, come manifestato alle telecamere dell’emittente nazionale. Sono trascorsi sei anni dalla scomparsa di Roberta Ragusa e si cerca ancora di fare luce sulla vicenda: l’unico indagato rimane il marito, che fino ad oggi si è dichiarato innocente. E questo a discapito di due sentenze a suo sfavore che lo hanno condannato a 20 anni di reclusione e che in attesa del verdetto definitivo gli impongono la sola permanenza nel comune di residenza. Si attende quindi di conoscere l’esito del processo che si svolgerà presso il tribunale di Firenze il prossimo 14 marzo, data in cui si conoscerà il destino di Logli.
ROBERTA RAGUSA, LE INDAGINI SUL GIALLO E SU ANTONIO LOGLI
Chi l’ha visto? continua ad indagare senza sosta sul giallo di Roberta Ragusa e sul suo presunto omicidio. Il condizionale è d’obbligo per via della mancanza di certezze riguardo a quanto accaduto quella notte di gennaio del 2012 e per l’assenza di un corpo che possa confermare il delitto. I difensori di Antonio Logli tra l’altro si sono dichiarati sicuri fin dalle prime indagini che la donna si trovi in realtà in un’altra località, dove avrebbe iniziato una nuova vita. Nella puntata della settimana scorsa, il programma condotto da Federica Sciarelli ha inoltre parlato di un altro particolare, emerso in questi giorni. Si tratta infatti di una lettera anomina recapitata alle autorità ed alla redazione di Rai 3 in cui si parla di un presunto colpevole, un ex tossicodipendente con forti problemi economici e che lavorava nel cimitero di Pisa. Sembra tra l’altro che la persona in questione, morto suicida, avesse manifestato dei forti problemi psicologici e forse dei sensi di colpa proprio in seguito alla scomparsa di Roberta. I particolari sono ancora da appurare e non si conosce ancora l’identità di questo terzo uomo, anche se non è escluso che possa fornire una nuova pista agli investigatori. I Carabinieri intanto non hanno dubbi sulla natura di questa missiva anonima, in cui si rivela tra l’altro che i familiari dell’uomo avrebbero ritrovato un lingotto d’oro in una cassaforte di sua proprietà, in seguito alla sua morte. Per le autorità lo scritto rappresenta infatti un pallido tentativo di depistare le indagini e di sollevare polveroni in vista del processo d’appello.
È ANCORA VIVA?
Roberta Ragusa è ancora viva oppure è stata uccisa? Si trova all’estero, come ipotizzato dai legali del marito Antonio Logli oppure il suo corpo è stato distrutto e non verrà mai più ritrovato? Sono queste le domande che in tutti questi anni hanno tormentato inquirenti e investigatori, ricercatori e italiani. L’opinione pubblica finora si è spaccata sui due versanti, fra chi crede che Roberta sia ancora viva e chi invece dubita che avrebbe potuto lasciare i figli senza alcun senso di colpa, dato la forte unione che li legava. C’è tuttavia un’altra protagonista in questa tragica vicenda: Sara Calzolaio, additata fin dall’inizio delle indagini come l’amante di Antonio Logli. E’ proprio per lei che secondo l’accusa l’uomo avrebbe ucciso la moglie, colpevole di aver scoperto il suo tradimento. Mentre si cerca di scoprire la verità, Sara Calzolaio continua a rimanere al centro dell’attenzione pubblica, soprattutto per via di alcune intercettazi0ni ambientali fatte alcuni mesi fa ed in cui la donna parla della sua relazione con Logli. Piena di tensioni e di mancanze di rispetto, in cui la Calzolaio si descrive quasi come una serva dell’uomo che ama e per il quale ha nutrito un forte sentimento fin dai primi anni in cui, complice la scuola guida di proprietà del Logli, ha sempre provato nei suoi confronti.