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Fantozzi va in pensione è il film che più di tutti rappresenta, per il genere dedicato alle avventure del celebre ragioniere, un vero e proprio cambio di rotta, dovuto soprattutto al fatto che il protagonista, dopo aver raggiunto l’età della pensione, è costretto a passare il suo tempo lontano dal luogo che ha ospitato per molti anni le sue avventure. La pellicola si apre con i soliti pasticci del ragionier Ugo, che dopo essersi svegliato alle nove, abituato alla routine di tutti i giorni, crede di essere in ritardo. Immediata la conseguente corsa in ufficio dove, una volta arrivato, si rende conto che quel posto, ormai, ha già iniziato a fare a meno delle sue prestazioni. Ma riuscirà Fantozzi a fare a meno del suo lavoro? Il film si concentra proprio sulla nuova condizione del protagonista, che farà di tutto pur di trovare un senso alla sua nuova vita da pensionato. Se volete seguire il film in diretta streaming si Italia 1, potete cliccare qui.
CURIOSITÀ SUL FILM CON PAOLO VILLAGGIO PROTAGONISTA
Sono tantissime le curiosità che riguardano il sesto film della saga di Fantozzi, Fantozzi va in pensione. La scena in cui Fantozzi cade nella fontana del parco in cui ha portato a passeggio la nipotina è uguale ad una scena presa in prestito dal film Fracchia la belva umana, in cui Fracchia si getta volutamente nella fontana per riprendersi da una seduta di jogging. La scena in cui Pina ritira lo stipendio per poi girarlo di nascosto a Fantozzi trae ispirazione dal film Totò e il comandante. Dopo questo film, il ragionier Ugo Fantozzi è ritornato in altro quattro capitoli, l’ultimo della serie è stato Fantozzi 2000 la clonazione, del 1999, dove non sono presenti né Neri Parenti, né il mitico ragionier Filini, Gigi Reder, infatti, attore che interpretava il personaggio era morto qualche mese prima.
LO STORICO CAST DEL FILM, DA PINA AL RAGIONIER FILINI
Fantozzi va in pensione è una delle pellicola comiche di maggior successo che vede protagonista il grande Paolo Villaggio. Il film venne diretto da Neri Parenti nel 1988 e si discosta nettamente dai sei film precedenti appartenenti alla saga di Fantozzi. In Fantozzi va in pensione, infatti, la storia non si svolge più al lavoro, nella grossa azienda dove l’iconico ragioniere viene vessato da superiori e colleghi, ma in una dimensione più privata. Inoltre è la prima in cui appare il personaggio di Bongo, marito della figlia Mariangela. Il cast “storico” dei precedenti capitoli di Fantozzi, rimane invariato: Milena Vukotic, nei panni di Pina, moglie di Ugo, l’inseparabile Rag. Filini, interpretato da Gigi Reder, Plinio Fernando che dà il volto alla figlia Mariangela e Anna Mazzamauro, la conturbante Signorina Silvani
FANTOZZI VA IN PENSIONE, LA TRAMA
Il ragioniere Ugo Fantozzi riesce finalmente ad andare in pensione. Ma dopo un primo momento di euforia per la libertà conquistata, l’ex ragioniere si rende conto di non essere pronto e in preda alla disperazione raggiunge il suo vecchio posto di lavoro, intenzionato a timbrare il suo cartellino. Trova però un funzionario che gli ricorda di doversi rassegnare alla sua nuova esistenza da pensionato. Per tentare di combattere la noia delle tante ore trascorse in casa, Fantozzi prova ad aiutare sua moglie Pina sbrigando le faccende domestiche, ma con risultati catastrofici. Su consiglio di una psicologa, l’ex ragioniere decide perfino di prendere un cane, un enorme San Bernardo che poco dopo si impadronisce della casa.
L’animale è stato in realtà addestrato da una banda di criminali che svaligerà la casa di Fantozzi. Nel tentativo di abbandonare il San Bernardo in autostrada, sarà però quest’ultimo a sbattere fuori dall’auto l’ex ragioniere. Fantozzi tenta anche la strada dell’attivismo politico, riuscendo ad ottenere diverse promozioni per viaggi organizzati dall’INPS. Il collega Filini non perde tempo ed organizza un tour di Venezia.
Solo che l’autobus, che avrebbe dovuto condurli all’aeroporto li conduce direttamente a Venezia, trasformando il viaggio in una traversata di ben diciotto ore. Tornato dal viaggio Fantozzi, decide di trovare un nuovo lavoro e per farlo falsifica la sua carta di identità con l’intenzione di apparire più giovane. Nel frattempo rincontra la sua amata signorina Silvani che lo invita a casa sua. La moglie Pina, affranta dal vedere suo marito triste e depresso, decide di trovare lavoro come domestica in un albergo. Il proprietario della struttura assume in maniera fittizia Fantozzi, versando a quest’ultimo lo stipendio spettante a Pina. Scoperto l’inganno, l’ex ragionerie prega la moglie di lasciare il lavoro per trascorrere più tempo assieme.