Il programma di Amadeus, Ora o mai più, è da poco terminato e, contrariamente a quanto si potesse pensare, il format è andato molto bene. Otto coach, Michele Zarrillo, Patty Pravo, Loredana Bertè, Marcella Bella, Red Canzian, Fausto Leali, Orietta Berti e Marco Masini, hanno aiutato otto meteore della musica italiana a tornare al successo. C’è chi, come Valeria Rossi, autrice della fortunata “Tre parole”, non ha mai convinto la giuria, chi invece ha dimostrato di non aver avuto solo fortuna in passato, ma anche delle elevate doti canore. A vincere questa prima edizione del talent show è stata Lisa, all’anagrafe Annalisa Panetta seguita dal coach Marco Masini, molto amato dal pubblico. Lisa ha cavalcato il successo negli anni Novanta grazie a due brani esibiti al Festival di Sanremo, “Sempre” e “Oceano”. Il suo addio allo spettacolo non è stato causato dal poco ascolto, ma dal gravi problemi di salute. Nel 2006, alla cantante, era stato diagnosticato un tumore al cervello che dopo anni di cure è riuscita a vincere.
LA RISPOSTA DI LISA AGLI ATTACCHI
Lisa, dopo aver terminato il programma, sente che sia giusto difendersi dagli attacchi di Loredana Bertè che ha definito il suo brano “C’era una volta” un plagio da “Ti sento” dei Mattia Bazar. “Mi ha attaccata in maniera gratuita, perché non è un plagio – ha raccontato la cantante – qualsiasi musicista sa che non lo è, ma lei non ha mai studiato musica. Capisco che nel gioco ci sta la battuta fuori luogo, ma ciò che ha detto è grave, avrei potuto anche denunciarla. Sono rimasta colpita perché più di una volta mi aveva definita la vincitrice ideale del programma. È strano, poi, che un’accusa del genere arrivi proprio da lei che per prima ha detto di aver subito per prima attacchi ingiusti. Le sue parole avrebbero potuto farmi molto male, ma il pubblico, sovrano e intelligente, è andato oltre: in poche ore il brano ha raggiunto la 65esima posizione su iTunes”. Quello che dice Lisa è vero, ma non è da sottovalutare che anche gli attacchi e le critiche possono portare al successo, soprattutto in un mondo in cui si vive di stream.