CHE TEMPO CHE FA, DIRETTA E OSPITI
Luciana Littizzetto protesta: “Sei ospiti tutti maschi. Cos’è, la quota rosa non si intonava con la tua cravatta?”. Poi fa della dietrologia, un po’ come la Marcuzzi. “Visto L’isola dei famosi? Povera Alessia… si è visto tutto!”. Meglio passare al Vinitaly. “Tutti fanno vino, da Al Bano a Pirlo. Tra l’altro, un vino che si chiama ‘Pirlo’…”. Anche D’Alema: “Produce più bottiglie che voti”. E Brunetta? Ça va sans dire, saprà di tappo. Senza dimenticare che “nella botte piccola c’è il vino buono”. Napolitano è il bersaglio successivo. “Povero Matty… ci voleva lui!”. Poi propone: “Visto che Casellati ha fallito, io nomino Giucas Casella. E’ l’unico che potrebbe farcela, insieme a Luciano Onder. Parla sempre di prostata… piacerebbe molto ai senatori a vita. Ma anche Briatore: ‘se sbagli sei fuori’, è uno pratico”. Poi la battutaccia: “Senza governo si sta bene. Hai notato che non piove neanche più?”. Infine l’hashtag #cheschermochefa: “Inviateci le foto dei vostri smartphone sderenati”. [agg. di Rossella Pastore]
GIORGIO NAPOLITANO
Luciana Littizzetto è vestita da Regina. E parlando di reali, ecco Re Giorgio. Il pretesto è la ricorrenza del 25 aprile, di cui Napolitano fu testimone diretto. “Avevo 19 anni. Quelli di Cadorna, Amendola e Pertini sono nomi da ricordare. E ricelebrare, in quanto pionieri della nostra democrazia”. “I diritti”, continua, “sono l’eredità principale di cui disponiamo”. Si passa all’attualità: “E’ un momento di transizione, l’orientamento dei cittadini è cambiato radicalmente”. Nonostante i timori – più o meno manifesti, – l’ex Presidente afferma: “Il pessimismo è un lusso che non possiamo permetterci. L’esigenza di un Governo è urgente”. Sul processo della trattativa Stato-mafia: “Ho molto apprezzato un punto: l’assoluzione del senatore Mancino, a cui si erano addossate colpe in maniera grossolana”. Poi chiosa: “C’è una sola sovranità a cui rispondere, che è quella europea. Non c’è più spazio per i nazionalismi”. [agg. di Rossella Pastore]
PIF
Si è tenuta venerdì la conferenza stampa di presentazione de La verità sul processo Andreotti, scritto a quattro mani da Gian Carlo Caselli e Guido Lo Forte. Nello stesso giorno, l’ultima sentenza del processo Stato-mafia: “Sicuramente c’è una collusione”, scherza Pif ai microfoni de Il Fatto Quotidiano. “In ogni caso, lo Stato ha sempre trattato con la mafia. La sentenza Andreotti lo dimostra; è dalla Seconda Guerra Mondiale che il problema sussiste. Quello che accade oggi è solo il fanalino di coda”. Pif parla con congnizione di causa. La fiction da lui ispirata [La mafia uccide solo d’estate, N.d.R.] è ormai giunta alla sua seconda stagione, e la chiave di lettura proposta è dissacrante e mai banale. La mafia è un romanzo familiare trasposto in tv: l’incidente narrativo è la minaccia di una vendetta mafiosa, cui segue la fuga dalla Sicilia e il successivo rientro. Perché l’isola non diventi solo “una distesa di morti e cemento”. Pif è atteso al Tavolo di Che tempo che fa a partire dalle 23. [agg. di Rossella Pastore]
LA PUNTATA
Oggi, domenica 22 aprile, alle 20.35 su Raiuno, Fabio Fazio conduce un nuovo appuntamento con Che tempo che fa. Nel corso della serata, personaggi del mondo politico, dello spettacolo, del cinema e della musica si raccontano ai microfoni del padrone di casa che, come ogni settimana, è affiancato dalla bellissima Filippa Lagerback e dalla simpaticissima Luciana Littizzetto. La puntata odierna di Che tempo che fa si apre con un rappresentate del mondo della politica ovvero il Presidente Emerito Giorgio Napolitano che, in collegamento con Fabio Fazio, commenta l’attuale situazione politica dell’Italia che, dopo un mese e mezzo dalle elezioni del 4 aprile, non ha ancora un Governo. In studio, poi, arriva l’attore Claudio Bisio, protagonista al cinema, dal 1° maggio con “Arrivano i prof”, film diretto da Ivan Silvestrini. E ancora la leggenda dell’alpinismo mondiale Reinhold Messner, uno degli sportivi italiani più famosi al mondo, capace di scalare migliaia di vette senza l’ausilio di mezzi artificiali.
CHE TEMPO CHE FA: GLI ALTRI OSPITI MUSICALI DEL 22 APRILE
Sono due gli ospiti musicali della puntata odierna di Che tempo che fa. Si parte da uno degli artisti italiani più conosciuti all’estero ovvero Toto Cutugno che ha venduto milioni di dischi nel mondo. Spazio, poi, alla musica internazionale con i Rudimental, band inglese di fama mondiale che ha, prima, ottenuto uno straordinario successo con il singolo ‘Lay It All On Me’ con Ed Sheeran ed ora con “These Days”, brano che prevede la partecipazione star amatissime come Jess Glynne, Macklemore e Dan Caplen, sta scalando le classifiche di tutto il mondo. In Italia ha già conquistato il disco d’oro ed è trai brani più trasmessi dalle radio. Su You Tube, inoltre, ha raggiunto gli oltre 100 milioni visualizzazioni su YouTube. E, a pochi giorni dal suo quarantesimo compleanno, arriva anche Luca Argentero che, a maggio, tornerà al cinema con “Hotel Gagarin” di Simone Spada in cui recita accanto a Claudio Amendola e Giuseppe Battiston. E tornando alla politica e all’attualità, c’è poi il direttore de Il Fatto quotidiano, Marco Travaglio, per un commento sulla situazione politica ed economica dell’Italia.
IL TAVOLO DI CHE TEMPO CHE FA
Grandi ospiti anche per il Tavolo di Che tempo che fa. Oltre a Fabio Volo, Nino Frassica, Orietta Berti e Gigi Marzullo, ospiti fissi di Fabio Fazio, siedono al tavolo Pif e l’attrice Anna Foglietta per presentare “La mafia uccide solo d’estate – capitolo 2”, serie diretta da Luca Ribuoli e nata da un’idea di Pif che ha anche il ruolo di narratore, in onda su Raiuno da giovedì 26 aprile. Con loro anche Adriano Pappalardo, indimenticabile interprete del brano “Ricominciamo”, colonna sonora del primo episodio della seconda serie della fiction. E ancora Mara Maionchi che, nel corso della sua carriera discografica, ha scoperto artisti del calibro di Gianna Nannini e Tiziano Ferro. Torna a sedere al tavolo di Che tempo che fa anche Enzo Iacchetti, protagonista dello spettacolo teatrale “Libera nos domine”. E, infine, l’attore teatrale e cinematografico Vittorio Marsiglia e l’atleta Sara Simeoni.