LE CURIOSITA’
Giallo napoletano data 1979 e dietro la macchina da presa troviamo Sergio Corbucci. La pellicola con Marcello Mastroianni, Michel Piccoli, Renato Pozzetto, Ornella Muti, e Zeudi Araya, fa parte di quel filone dedicato alla commedia grottesca che si stava avvicendando verso gli anni ’80. Ridere ma con una smorfia di “dolore” per dare al film quei chiari risvolti drammatici di un’epoca che risentiva moltissimo della crisi politico-sociale in atto in quel periodo. Giallo napoletano ci mostra una Napoli terrorizzante, ben distante dall’atmosfera solare che di solito, porta con sé la città quando viene narrata attraverso un film. Sergio Corbucci poi, fa una scorpacciata non indifferente di citazioni: dal genio del terrore Alfred Hitchcock al principe della risata Totò. Gli attori però, non si risparmiano mai e la pellicola funziona bene e regalare discrete soddisfazioni. La location del film è Villa Spera al Vomero e data la sua architettura molto particolare, si incastra perfettamente con l’atmosfera inquietante dell’intera pellicola: abbiamo stuzzicato la vostra curiosità? (Aggiornamento di Valentina Gambino)
SERGIO CORBUCCI ALLA REGIA
Giallo Napoletano, il film in onda su Rai 3 oggi, domenica 27 agosto 2017 alle ore 14.30. Una pellicola di genere giallo che è stata prodotta dalla casa cinematografica Irrigazione cinematografica e distribuita ai botteghini dalla CIDIF nel 1979 con la regia di Sergio Corbucci che ha anche scritto il soggetto e la sceneggiatura in collaborazione con Giuseppe Catalano, Sabatino Ciuffini e Elvio Porta. Nel cast grandi nomi come Marcello Mastroianni, Ornella Muti, Michele Piccoli, Renato Pozzetto, Peppino De Filippo e Zeudi Araya. Da segnalare tra le curiosità legate a questa pellicola che di fatto si tratta dell’ultimo film ha recitato il grande Peppino De Filippo che poi sarebbe deceduto circa un anno più tardi all’età di 77 anni. Un grande artista nato a Napoli nell’agosto del 1903 capace di interpretare molteplici film commedia di successo, molto dei quali al fianco dell’indimenticato Antonio De Curtis in arte Totò. Ma ecco la trama del film nel dettaglio.
LA TRAMA DEL FILM
Siamo nella Napoli degli anni Sessanta dove vive un professore di mandolino di nome Raffaele Capece (Marcello Mastroianni). Con lui la vita non è sempre stata benevola tant’è che fino da quando è un bambino, si muove faticosamente zoppicando in quanto vittima di una complessa malattia di natura degenerativa che in pratica gli ha inibito la corretta crescita di un arto inferiore. Come se non bastasse è costantemente in difficoltà da un punto di vista economico per via dei tanti debiti contratti dal padre in più occasioni. Insomma, un continuo cercare di sopravvivere che peraltro non ha reso possibile per lui avere una vita sentimentale soddisfacente tant’è che alla soglia dei 50 anni si ritrova scapolo e sempre pronto a lamentarsi della propria misera esistenza di tanto in tanto arricchita dalla sua sconfinata passione per la musica. Molto del proprio tempo libero, il professore Capece lo passa a giocare a lotto e nello specifico ad interpretare sogni oppure situazioni alquanto originale che a suo dire potrebbe essere lo spunto per riuscire a portare a casa una corposa vittoria in quello che all’epoca era uno dei giochi più amati non solo nel sud Italia ma anche in tutto il resto del Paese. La sua vita, se possibile, cambia ancora in peggio dopo essere stato assoldato per partecipare con il proprio mandolino ad una serenata che un uomo dedica ad una bella donna. Da questo momento in poi, suo malgrado, il povero professore si ritrova coinvolto in una lunga serie di delitti che sembrano avere come filo logico la musica ma anche la passione. Il coinvolgimento sarà totale anche perché il professore si ritroverà alle prese con una ingente somma di denaro e soprattutto vedrà riaffiorare alla mente una serie di vicende accadute nel corso della devastante seconda guerra mondiale. Il professore saprà uscirne indenne da questa ennessima situazione nefasta della propria vita?