Gli anni passano ma non il talento e la classe di Patti Smith che apre la sua esibizione leggendo dei passi di San Francesco mettendo subito al centro della serata il tema del Natale e del suo messaggio di pace come richiesto dal Papa Bergoglio nel suo discorso agli artisti di questo splendido evento. Patti Smith nonostante la sua esperienza internazionale è visibilmete emozionata e si esibisce in una toccante versione di “Can’t help falling in love” del grandissimo Elvis Presly. Buona anche la prestazione della figlia al piano.
PROTAGOISTA AL CONCERTO DI NATALE IN VATICANO
Accompagnata al piano forte dalla figlia Jesse, Patti Smith questa sera si esibirà sul palco del consueto appuntamento del Concerto di Natale, dove eseguirà alcuni fra i brani più importanti del suo repertorio di fronte alla platea dell’aula Paolo VI in Vaticano. La cantante statunitense, per la terza volta fra i big internazionali dell’evento, delizierà i presenti sulle note di “People have the pover”, un brano pubblicato nel 1988, contenuto nell’album “Dream of life”; sarà possibile inoltre ascoltare l’artista in una cover di “Can’t Help Folling in Love”, una ballata nata nel XVIII secolo e che Elvis Presley, nel 1961, ha inserito fra le colonne sonore del film Blue Awai (una pellicola diretta da Norman Taurog nella quale il cantante di Memphis ha interpretato il ruolo del protagonista). Nel corso della serata, Patti Smith, così come tutti gli altri ospiti che saliranno sul palco del concerto di Natale, sarà accompagnata dall’Orchestra Sinfonica Universale Italiana, che sarà diretta dal maestro Renato Serio e si avvarrà della collaborazione dei vocalizzi di “Art Voice Academy”.
IL SUCCESSO DELLA “SACERDOTESSA MAUDIT DEL ROCK”
Patti Smith nasce negli Stati Uniti nel dicembre del 1946 e negli anni ’70, grazie alla sua fervida attività come artista, musicista e poetessa, diventa una fra le esponenti femminili più rappresentative e rivoluzionarie della musica rock. Quarantaseiesima fra i cento migliori artisti al mondo secondo la classifica stilata dalla rivista Rolling Stone, la “sacerdotessa maudit del rock” esordisce a 28 anni con il suo rock elettrico definito in un primo momento “punk”, un termine che, con il passare del tempo avrebbe poi assunto un’accezione completamente differente. Negli anni ’70 scala le classifiche con “Because the Night”, brano scritto a quattro mani con Bruce Springsteen, e conquista le platee mondiali inserendo, nel suo album dal titolo Wawe, una foto di Papa Luciani con la didascalia “la musica è riconciliazione con Dio”. Risale al 1978 l’annuncio del suo ritiro, che tuttavia non le ha impedito, negli anni successivi, di continuare a portare avanti la sua attività musicale, culminata con il suo ritorno sulle scene negli ’90.