Sarà Skin ad affiancare Manuel Agnelli questa sera nella scelta dei tre cantanti dei cinque che questa sera otterranno l’entrata ai live di X Factor 2017. La leader degli Skunk Anansie torna sempre volentieri in Italia e anche ieri è stato lo stesso quando ha fatto ballare tutti con la sua musica vestendo i panni di DJ al Casa mia Club. Deborah Dyer, questo il suo vero nome è cantante, è stata ospite per un set musicale a base di techno, house ed electropop al “Casa Mia Club” e siamo sicuri che proprio questo questa sera gli permetterà di sentirsi molto vicina ad uno dei gruppi preferiti di Manuel Agnelli, Sem & Sten. I due hanno dimostrato di sapersi dedicare alla musica anni ’80 ed electropop, questa sera riusciranno a conquistare lei e Manuel Agnelli con i brani assegnati da quest’ultimo? Sicuramente di sì visto che nel promo vediamo Skin ballare e cantare. (Hedda Hopper)
OSPITE AGLI HOME VISIT
Questa sera nello studio del talent X Factor 2017 sarà presente nelle vesti di ospite Skin una vecchia conoscenza del talent musicale. La leader della band londinese Skunk Anansie, è stata in passato tra i quattro giudici del programma ed inoltre ha sempre enfatizzato di avere una certa predilezione per il nostro Paese tant’è che in passato lo scelse per celebrare le proprie nozze ed in molte interviste ha sempre rimarcato come sia stato amore a prima vista con l’Italia sin dal 1995 ed ossia la prima volta in tour con gli Skunk Anansie: “l’Italia è un posto che adoro da quando ci sono venuta per la prima volta con la band vent’anni fa e ci siamo tutti innamorati”. Non resta che aspettare ancora poche ore per rivedere nello studio di X Factor Italia la bravissima Skin questa volta nelle vesti di ospite d’onore per i Guest Home Visit di questa edizione.
SKIN E I DIRITTI PER LE COPPIE GAY
Nel 2015 quando Skin fu protagonista di X Factor, ebbe modo di confrontarsi maggiormente con il nostro Paese ed in particolare spese parole importante al riguardo della delicata vicenda dei diritti alle coppie gay. In particolare la cantante da un lato era conscia di come fosse complesso accettare questo cambiamento in un Paese sede mondiale della Chiesa ma dall’altro rimarcò la convinzione che ormai i tempi fossero maturi: “I tempi sono maturi perché anche l’Italia salga sulla barca su cui sta salendo tutto il mondo. Capisco che avere qui la Chiesa renda le cose più complicate, ma questo cambiamento deve avvenire. Non capisco che cosa ci sia di pericoloso: ci sono ancora abbastanza eterosessuali al mondo perché la razza umana non si estingua. E se ci estingueremo sarà per quello che stiamo facendo all’ambiente, non certo per colpa dei gay. Anni fa – non tantissimi per la verità – neri e bianchi non potevano sposarsi: se ci pensiamo adesso, non sembra una cosa stupida? Succederà lo stesso ripensando alle battaglie per i diritti omosessuali. L’Italia dovrà cambiare se vuole continuare a essere vista come un Paese progredito. E anche la Chiesa deve evolversi, i ragazzini sentono le opinioni sui gay, sulle donne e pensano: è allucinante”.