Il contratto di Fabio Fazio continua a tenere banco in Rai. Il maxi compenso fu giustificato dalla Rai prospettando sicuri ricavi in grado di coprire i costi, ma rischiano di non arrivare visto che gli ascolti di “Che tempo che fa” e “Che fuori tempo che fa” non arrivano. Nel frattempo il contratto è finito alla Corte dei Conti per la segnalazione fatta da Raffaele Cantone dell’Anticorruzione. Il rischio, secondo Repubblica, è che a “pagare” siano i membri del Consiglio di amministrazione di Viale Mazzini: l’ipotesi è che possano essere chiamati a pagare in solido. Ma non finisce qui, perché secondo il Fatto Quotidiano ci sono ombre sul futuro del programma di Fabio Fazio. Il conduttore è legato da un contratto quadriennale, ma la conferma di “Che tempo che fa” è annuale, quindi non è detto che la trasmissione venga rinnovata. “Che tempo che fa” rischia di diventare una fonte di danno erariale, di conseguenza potrebbe essere messo in discussione. (agg. di Silvana Palazzo)
CHE TEMPO CHE FA SOTTO “OSSERVAZIONE”: CHIARIMENTI IN ARRIVO
Continua ad essere al centro di polemiche e di una situazione complessa Fabio Fazio. Il pubblico è in attesa delle risoluzioni di questa delicata vicenda e di una maggior chiarezza che si potrà avere dalla settimana prossima, quando la delibera firmata dal capo dell’Anac sarà con ogni probabilità pubblicata sul sito dell’Autorità. I risultati di Fabio Fazio e del suo famoso show, Che tempo che fa potrebbero presto essere il metro per verificare l’esistenza di un possibile danno erariale da parte della Corte dei Conti. L’attenzione sulla trasmissione è ai massimi livelli: si valuta l’equilibrio tra i costi del programma e, inevitabilmente, lo share del programma, risultato non sempre in linea con le previsioni aziendali. Quali saranno le prossime decisioni? (Aggiornamento di Anna Montesano)
LA POLEMICA CONTINUA
Trasparenza, contratto e stipendio, sono queste le parole che continuano a girare intorno a Fabio Fazio. Quando si parla del conduttore spesso la polemica è sempre la stessa. E’ successo per la sua partecipazione al Festival di Sanremo, è successo per via del suo passaggio su Rai1 dei mesi scorsi e continua ancora adesso per via delle denunce arrivate da parte di diverse associazione (compreso Codacons) e da Michele Anzaldi che continua a seguire la vicenda dopo il suo esposto che ha confermato essere “fondato dopo la decisione del presidente dell’Anac Raffaele Cantone di denunciare alla Corte dei Conti il contratto milionario di Fabio Fazio”. La palla adesso è passata alla Corte che, prima di pronunciarsi, dovrà studiare le carte e i rapporti tra la Rai e il conduttore e, soprattutto, con la sua società “autrice” di Che Tempo che Fa e il suo spin off. Adesso chi ha denunciato le presunte irregolarità sperano che l’organo possa fare al più presto ma operando con la massima trasparenza per eventuali altri danni.
UNA QUESTIONE POLITICA?
Intanto, in questi giorni, il pubblico ha preso posizione sottolinenando il fatto che nei programmi di Fabio Fazio non c’è molto di originale, gli ospiti si lasciano andare a chiacchiere da bar e che il “format” in sè non esiste e, quindi, non vale tutti i soldi che Fabio Fazio porta a casa. Gli ascolti, poi, non sono certo dei più lusinghieri e dopo il debutto con oltre il 20% di share, il programma in prima serata ha via via perso consensi assestandosi al 15% in una serata come quella della domenica in cui il competitor diretto è quasi assente. A questo vanno sommato i commenti politici. Sono in molti quelli che pensano che Fazio sia ancora una volta finito sotto la lente pagando “l’affondamento del PD alle scorse elezioni”. Sarà questo il vero motivo di tutto quello che è successo e potrebbe succedere?