Il suo carattere riservato è sempre stato per molti l’indice di un’indole schiva e un po’ chiusa, ma Fabrizio De André – assicura Dori Ghezzi – nel suo privato non era affatto come appariva in pubblico e oggi, nel salotto di Domenica In, ha chiarito un po’ meglio questo aspetto del suo essere: “Non so perché sia apparso sempre cupo, in effetti non era così. Era il tipico genovese (…) era molto divertente”, ha ricordato infatti la cantante, che di recente ha ripercorso tutta la sua vita al fianco di De Andrè nel libro edito da Einaudi dal titolo “Lui, io, noi”. Fra quelle pagine, assicura Dori Ghezzi, il tema del loro amore è fondamentale, un amore che fa parte del passato, ma che continua a essere al centro del suo presente grazie al ricordo ancora vivo nel suo cuore: “la sensazione è di continuare a vivere con lui – ha ricordato infatti la cantante – lui è presente e sarà il futuro: non può cambiare una presenza così incisiva”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
I SEGRETI DELLA LORO VITA IN UN LIBRO
A quasi 20 anni di distanza dalla morte dell’artista, Dori Ghezzi ha deciso di raccontare la sua storia d’amore con Fabrizio De Andrè grazie al suo libro Lui, io, noi, edizione Einaudi. Il testo è stato presentato all’inizio di questo mese e prevede il contributo di Francesca Serafini e Giordano Meacci, che hanno curato la scrittura anche del biopic sulla vita del cantautore, Fabrizio De Andrè Principe Libero. Questo pomeriggio, 22 aprile 2018, Dori Ghezzi sarà inoltre ospite di Domenica In e delle due conduttrici per fare un viaggio all’interno della carriera e della relazione con De Andrè. Un destino in comune che agli occhi della Ghezz inizia a delinearsi molto prima del loro effettivo incontro, avvenuto in occasione di un premio riconosciuto ad entrambi e che li ha spinti diverso tempo dopo l’uno fra le braccia dell’altro. Un destino a volte beffardo, come il periodo trascorso in sequestro, ed allo stesso tempo musicale. La vita della coppia è stata scandita dalle canzoni e dalla voce di De Andrè, così come dagli incontri con altri grandi nomi della scena musicale italiana e non solo, da Lucio Battisti a Fernanda Pivano, per fare un esempio. Il libro della Ghezzi ripercorre così non solo la figura pubblica del compagno di vita, ma la vita privata della coppia, riflessa nel genio artistico del cantautore.
DORI GHEZZI, LA STORIA D’AMORE CON FABRIZIO DE ANDRÈ
72 anni lo scorso 30 marzo ed un amore importante da raccontare: Dori Ghezzi non è stata solo la complice e compagna di vita di Fabrizio De Andrè, ma anche il suo sostegno sul palco. Come sottolinea Tv, Sorrisi e Canzoni, l’unione della coppia è evidente in tutti quei brani in cui le voci di Ghezzi e De Andrè si sono unite per dare vita a vere e proprie opere musicali, come la canzone Volta la carta, che permetterà alla coppia di artisti di conquistare il pubblico nel ’78. Si tratta della prima apparizione di Dori al fianco di De Andrè e rappresenta allo stesso tempo un momento storico nella carriera dell’artista. Il singolo fa parte infatti dell’album Rimini, in cui il cantautore cambierà del tutto il proprio stile ed abbandonerà i contorni politici per dirigersi verso strade folk miste a sound pop, come dimostra la rivisitazione di una ritmica tipica della filastrocca popolare italiana, fra cui anche il celebre brano Madamadorè. Dello stesso album fa parte anche Andrea, che sullo sfondo della prima guerra mondiale racconta la difficoltà di un amore omosessuale. A differenza di quanto si potrebbe pensare, De Andrè ha dedicato ben pochi brani alla sua Dori, per un motivo del tutto particolare. L’artista infatti aveva l’abitudine di trasformare i soggetti scelti per i suoi testi e non voleva seguire la stessa linea per la sua compagna. Motivo per cui la Ghezzi non si è mai sentita una vera e propria musa per il marito, fatta eccezione per Jasmina. In base ad alcune parole sibilline della donna in un’intervista a Repubblica, sembra che sia questo il brano che l’autore ha voluto dedicare alla moglie, scritto in collaborazione con Mauro Pagani e parte del disco del 1984 che ancora oggi viene considerato uno dei capolavori dell’artista, Creuza de ma.