Questa sera, 17 ottobre 2017, su La7 alle ore 21.15 torna diMartedì, con la quinta puntata stagionale, condotto come sempre da Giovanni Floris. Tanti glia argomenti che verranno affrontati in studio: dalla manovra economica del governo Gentiloni in dirittura d’arrivo, alle le battaglie per la legge elettorale “Rosatellum bis”, approvata con il voto di fiducia alla Camera e ora all’esame del Senato. Occhi puntati anche sulla campagna elettorale tra i leader degli schieramenti, Renzi per il Pd, Berlusconi e Salvini nel centrodestra e Di Maio per i 5 Stelle. Si parlerà anche di tasse e pensioni. Tra gli ospiti della puntata del talk politico ritroviamo la pedagogista dell’Università di Bologna Mariagrazia Contini e Massimo Giannini. Proprio il giornalista è stato al centro di alcuni rumors circolati nel mondo della stampata: “Signori si cambia! Il direttore dell’Espresso Tommaso Cerno, lanciatissimo, diventerà condirettore di Repubblica, per ora. Massimo Giannini con ogni probabilità va a dirigere il settimanale del gruppo”, ha scritto Alberto Dandolo su Dagospia rivelando che l’attuale vicedirettore di Repubblica, dovrebbe passare alla direzione dell’Espresso.
LA COPERTINA DI GENE GNOCCHI
Nella puntata di oggi di diMartedì non mancherà la copertina satirica di Gene Gnocchi, che settimana scorsa ha ironizzato sul compleanno del Partito Democratico. Il comico di Fidenza ha conquistato la copertina satirica di diMartedì, dopo l’ era di Maurizio Crozza e un anno di Luca e Paolo. Intervistato da Libero Quotidiano, Gene Gnocchi ha detto di non sentire troppo il peso del confronto con Crozza: “Già con Simona Ventura a Quelli che il calcio raccogliemmo il testimone di Fabio Fazio, in questo caso la copertina satirica di Floris l’avevo fatta già prima di Crozza. Io e Maurizio siamo diversi, io non faccio personaggi, i nostri registri sono differenti. Mi trovo bene, è uno spazio che funziona”. Il comico ha anche detto di non temere le reazioni degli ospiti: “Certe volte si va giù pesanti. Ma se si arrabbiano o meno non è un mio problema. Anzi, meglio”.