Un bellissimo ritorno in tv quello di Riccardo Cocciante, questa sera ospite nel primo appuntamento di questa nuova edizione di Music, condotto da Paolo Bonolis. Il cantante si esibisce in una delicata ed emozionante versione di “Michelle ma belle”, canzone che entusiasma il pubblico e mostra il grande amore di Cocciante per la musica, la stessa musica che in un’intervista di qualche anno fa ha definito “non essere un gioco”: «Sì, questo non è un gioco, anche perché ci sono in ballo le vite dei ragazzi e meritano rispetto. – ha dichiarato l’artista in un’intervista a Vanity Fair, dove ha aggiunto – E poi la musica popolare per me è importante, perché è sempre stato un faro, un indicatore della società e del tempo in cui viviamo. Per questo la trovo sempre profonda, anche se certe volte ha delle forme leggere». (Anna Montesano)
“NESSUNA LEZIONE DI CANTO”
Riccardo Cocciante sarà fra gli ospiti che questa sera si racconteranno nel corso della prima puntata di Music, il programma di Canale 5 che fra poche ore prederà il via con la sua seconda edizione. Il cantautore italo francese avrà così la possibilità di ripercorrere la sua lunga carriera nel mondo della musica, alla luce del grande successo dei suoi brani e di quel talento che scaturisce soprattutto dalla sua grande passione. A parlare degli inizi da autodidatta è stato di recente lo stesso Cocciante, che in un’intervista rilasciata a Oggi ha ricordato quando, uno dei più grandi compositori dei nostri tempi, Ennio Morricone, ha manifestato tutto il suo stupore di fronte al suo grande talento: “Disse nel 1974 Morricone: “Non capisco come faccia Cocciante: è un autodidatta, non ha mai studiato armonia, ed è come un gatto, ricade sempre sulle sue zampe”. Davvero io non so la musica. Non scrivo una nota e non ho mai preso una lezione di canto o di piano”, ha ammesso infatti il cantautore. (Agg. di Fabiola Iuliano)
IL SUCCESSO TEATRALE
Martedì Riccardo Cocciante sarà ospite di “Music”, il programma condotto da Paolo Bonolis dedicato ai protagonisti della grande musica. Un colpo particolarmente importante per il conduttore Mediaset, considerando come Cocciante sia spesso restio a concedere passaggi televisivi, ormai completamente concentrato sui suoi concerti e sull’enorme successo teatrale che ormai dura da anni di “Notre Dame de Paris”. Sulla televisione Cocciante ha sempre avuto giudizi abbastanza perentori, come spiegato in passato in un’intervista al quotidiano Libero: “Siamo noi a dover utilizzarla, non a dover essere utilizzati da lei. Io non ho bisogno della televisione per esistere. In certi momenti mi piace e in altri per niente. Penso a Sanremo: non bisogna entrare nella trappola di doverlo fare per forza per esserci. Io l’ho fatto una volta e mai più. Non voglio entrare in una macchina che prima o poi ti tritura.”
RICCARDO COCCIANTE E IL RAPPORTO DIFFICILE CON SANREMO
Una macchina rappresentata anche dal Festival di Sanremo che pure Cocciante ha vinto nel 1991 con “Se Stiamo Insieme”, eppure sul Festival della Canzone Italiana il cantautore è sempre stato molto critico soprattutto in temi recenti, bocciando senza mezze misure “Occidentali’s Karma”, la canzone vincitrice di questo 2017 cantata da Francesco Gabbani. E non avendo nemmeno parole dolci quando Elodie nella serata delle cover scelse di cantare la sua “Quando nasce un amore”: “Ha scelto una delle mie canzoni più difficili. Sarebbe stato più semplice cantare “Margherita” o “Se stiamo insieme”. Ne è uscita bene, ma fossi stato in lei avrei preso un altro pezzo.” Insomma, come da tradizione nella sua carriera, Cocciante non ha mai regalato niente a nessuno, e per Paolo Bonolis averlo nella sua trasmissione “Music” è senza ombra di dubbio un grande colpo, considerando la ritrosia mediatica dell’autore di “Notre Dame de Paris”.
“I GIOVANI? USA E GETTA NEI TALENT”
Non è detto però che partecipare a uno show garantisca che Cocciante ne parli bene. Così come dopo la vittoria a Sanremo il cantautore non ha mai avuto parole dolci riguardo la kermesse nella Città dei Fiori, Cocciante è stato molto severo anche nel giudicare il percorso fatto nei talent show da molti ragazzi, nonostante sia stato in passato il giudice della prima edizione di The Voice: “Non l’ho rifatto proprio perché questi interpreti, una volta finito il talent, vengono completamente abbandonati. E rimangono bruciati da quello che hanno fatto. Le case discografiche ormai non investono più, all’epoca ci facevano crescere. Il primo disco non era quasi mai un successo. I ragazzi ora sono scoraggiati, si salvano solo entrando a far parte di una moda, facendo canzoni ammiccanti che possono piacere al primissimo momento.” Parole che confermarono quanto spiegato anche durante una delle conferenze di presentazione di “Notre Dame de Paris”: “Sono stato giudice di un talent e non l’ho rifatto più, perché trovo che i giovani che vanno in questi talent non sono trattati molto bene e, in fondo, sembrano un po’ usa e getta, no? Si prende e poi si butta via il personaggio.” Insomma, come si dice: Bonolis avvisato…