La battagli di Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto, in favore dei disabili in Sicilia continua. Dopo l’incontro-scontro con il presidente della Regione siciliana, Crocetta, nei giorni scorsi Pif è intervenuto nuovamente sul delicato argomento e all’AdnKronos ha dichiarato: “Il modo in cui la Sicilia tratta i disabili non mi fa dormire la notte, io faccio quello che posso, ma trovo che sia una grande ingiustizia, una cosa scandalosa”. Fino a quanto non riuscirà ad ottenere un risultato, l’attore e regista ha deciso di metterci la faccia e proseguire imperterrito per la sua strada. Di recente Pif con la sua trasmissione di Radio2, I provinciali, è tornato in Sicilia con l’intento di incontrare i candidati alla Presidenza della Regione e chiedere loro un “impegno concreto”. Già lo scorso marzo aveva fatto sapere di non avere più intenzione di attendere oltre, dopo lo scontro con il Governatore. “Sono cosi coinvolto emotivamente quasi come se la disabilità la vivessi sulla mia pelle”, ha aggiunto. Un impegno, il suo, molto complesso e che vorrebbe estendere anche ad altre Regioni italiane. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
REGISTA CORAGGIOSO
Noto per essere stato un inviato del famoso programma tv Le Iene, in onda su Italia 1, Pierfrancesco Diliberto in arte “Pif” negli ultimi anni si è imposto come uno dei registi più interessanti del panorama italiano. Sono soltanto due i film firmati dal regista, che hanno ottenuto un grandissimo successo. L’esordio nel 2013 con La mafia uccide solo d’estate, che ha anche scritto (con Michele Astori e Marco Martani) e interpretato: un dramedy attraverso cui ha voluto ricostruire i ricordi della sua infanzia in Sicilia, trattando con tono ironico la sanguinosa stagione che ha visto Cosa Nostra protagonista a Palermo. Un’opera premiata ai David di Donatello 2014 con il premio al Miglior regista e il premio David giovani. Il secondo e ultimo film è del 2016, In guerra per amore, che lo ha visto protagonista con la bellissima Miriam Leone:il film è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma ed ha ottenuto il premio David giovani ai David di Donatello 2017. In attesa del terzo film, un banco di prova determinante per un regista che ha fatto del mix dramma-commedia un marchio riconoscibile.
IL CORTEGGIAMENTO POLITICO
All’anagrafe è registrato come Pierfrancesco Diliberto, discende dallo scultore danese Bertel Thorvaldsen ma per tutti è noto ormai come Pif. Basta quest’introduzione a descrivere il caos che regna attorno al regista siciliano. Un caos però produttivo, laborioso, positivo, che porta in dote un vento fresco di speranza. Quello di chi crede, pur essendo nato in Sicilia, ancora di più essendo nato in Sicilia, che un Paese senza mafia sia ancora possibile. Ed è anche di questo suo impegno contro la cultura mafiosa in Italia che Pif parlerà con Bebe Vio a La vita è una figata!, il nuovo programma di Rai Uno in onda a partire dalle 17:45. L’occasione servirà a scoprire altri aspetti personali di Pierfrancesco Diliberto: chi avrebbe detto, infatti, che quel conduttore con la parlantina irrefrenabile, quel regista curioso, quell’attento osservatore, quello spigliao personaggio televisivo, ha sconfitto la sua proverbiale timidezza proprio grazie all’aiuto delle telecamere?
LA CARRIERA DI PIERFRANCESCO DILIBERTO, PIF
La grande ribalta nel mondo della tv arriva per Pif da inviato de Le Iene, quando il siciliano si guadagna la simpatia e la stima del pubblico interpretando il suo ruolo con arguzia e ironia. Ed è proprio in questo contesto, per un’intuizione del collega Marco Berry, che nasce il soprannome di Pif, che da quel momento in poi non smette di accompagnarlo in tutte le sue imprese. Con il passare degli anni, però, lo scanzonato Pierfrancesco lascia il posto a quello più impegnato dal punto di vista sociale. Da regista dirige La mafia uccide solo d’estate, che si rivela un successo di pubblico e di critica, ma Pif affianca a tutto ciò anche l’impegno da scrittore. Il fatto che il suo impegno nel sociale venga unanimemente riconosciuto è dimostrato dal fatto che il 23 maggio 2017 ha condotto assieme a Fabio Fazio e Roberto Saviano la trasmissione di Rai1 in diretta da Palermo, “Giovanni Falcone Paolo Borsellino” in occasione del 25º anniversario della Strage di Capaci e della Strage di via D’Amelio.
L’IMPEGNO “POLITICO” DI PIF
Pif è tutti i giorni in prima linea dal punto di vista politico, e attenzione a distinguere la politica da quella dei partiti. Un tema che non lo lascia indifferente è quello dei disabili. Per 3600 di loro, nei mesi scorsi, si è reso protagonista di un acceso scontro con il presidente della regione Sicilia, Rosario Crocetta, chiedendo garanzie sullo stanziamento di fondi o dimissioni. Nel suo modo di essere diretto, di parlare alla pancia delle persone e di arrivare al nocciolo delle questioni, diversi leader di partito hanno intravisto un grande potenziale elettorale. Sarà per questo che tre politici di diversi schieramenti gli hanno chiesto di candidarsi alla guida della Regione Sicilia, come ha confermato a La Repubblica lo stesso Pif:”Ho detto no perché non saprei da dove cominciare. Ma sono rimasto sinceramente stupito da queste offerte“.