Salvatore Esposito è certamente famoso al grande pubblico per essere uno degli attori più carismatici della seguitissima serie tv ‘Gomorra’. All’interno di questo spaccato della Napoli violenta e camorristica, Salvatore Esposito ricopre il ruolo di Genny Savastano, giovane boss locale. Inevitabili sono state le tante polemiche che un prodotto del genere, così crudo e spietato, hanno lasciato alle loro spalle. Su un tema caldo come quello delle baby gang è intervenuto anche Savatore Espsoito, che ha dato la sua personalissima opinione. Ecco cosa ha detto il giovane attore alle pagine del Corriere del Mezzogiorno: “Non dobbiamo fare di tutta l’erba un fascio. Quando alle spalle di un bambino ci sono le istituzioni forti, e quindi anche la scuola, e una famiglia solida, non vengono affatto influenzati da quello che possono vedere sul piccolo schermo. Se invece queste cose mancano è chiaro che si può andare incontro a dei seri problemi. Ma la colpa non è affatto di una serie tv, diffidate da chi vi dice il contrario, assolutamente.” Che il giovane attore napoletano abbia ragione o sia solo interessato? Forse ce lo dirà all’interno di Superbrain, dove sarà ospite.
SALVATORE ESPOSITO, ‘VOLEVO ESSERE MCGYVER’
La vita di Salvatore Esposito, prima di entrare nel cast fisso di Gomorra, sembrava girare al meglio. Lavorava in un fast food a pochi passi da casa, aveva uno stipendio fisso con tredicesima e quattrordicesima e un contratto a tempo indeterminato. Nonostante tutto questo, però, Salvatore Esposito ha asserito più volte che quella non era la vita che faceva per lui e che, in sostanza, non era affatto felice. Ecco un racconto caslingo che il giovane attore ha fatto al sito internet Vanity Fair: “Mio padre fa il barbiere e quando passo per Napoli ancora mi taglia i capelli. Mi ricordo benissimo le estati passate ad aiutarlo in negozio, a spazzare i capelli dei clienti che erano rimasti per terra e a fare i primi shampoo. Tra un cliente e l’altro mi mangiavo un pezzo di pizza sul lungomare. Fin da piccolo mi piaceva essere qualcun altro. Quando ero bambino volevo essere McGyver, che risolveva situazioni paradossali sempre rimanendo con i piedi ben piantati a terra.” E invece il destino ha voluto che Esposito entrasse nel cast di Gomorra: certamente una bella affermazione.