Una trappola mortale: sarebbe questo il piano seguito da Naomi Caruso e Niko Caldiero per portare a termine i loro reati. Originari di Nuova Ostia, la coppia di ventenni è ora detenuta in carcere con l’accusa di aver ucciso il giovane bengalese Milon Sayal. Il sospetto degli inquirenti è tuttavia che i due ragazzi abbiano fatto altre vittime, mossi da quella sete di denaro che li spingeva a non avere alcun tipo di scrupolo. Secondo la ricostruzione degli investigatori, sottolinea Il Corriere della Sera, Naomi avrebbe attirato le prede di turno grazie alla sua bellezza e l’uso delle chat per incontri. Tariffe in bella mostra sulle bacheche, un incontro stabilito con la vittima e infine l’agguato a opera di Niko. Il caso di Niko Caldiero e Naomi Caruso verrà approfondito questa sera, mercoledì 4 luglio 2018, da Chi l’ha visto?. Ci sono altre vittime rimaste per ora in silenzio? Il dubbio delle autorità è che la coppia killer, così come è stata ribattezzata dalla stampa, abbia messo in atto più di un colpo e che abbia avuto la “fortuna” di non ricevere altre denunce oltre quella di un uomo, avvenuto tempo prima il delitto di Milon. Quest’ultimo è stato attirato lo scorso ottobre, per poi essere massacrato a botte. Per la sua morte sono stati arrestati i due ragazzi, già noti alle forze dell’ordine per via di alcuni piccoli precedenti. Una rapina per quanto riguarda Niko, commessa quando aveva appena 14 anni. A parlarne è proprio la compagna in un’intervista andata in onda in tv, in cui sottolinea come “un ragazzo di 14 anni non può essere punito per una rapina”. Alla base di tutto ci sarebbe stata la situazione di degrado del quartiere in cui viveva la coppia.
La coppia di Nuova Ostia
Ad un mese di distanza dalla morte di Milon Sayal, il bengalese ucciso lo scorso ottobre, Niko Caldiero e Naomi Caruso sono stati intervistati da Carta Bianca. Il programma di Rai 3 ha incontrato quella che verrà definita in seguito la coppia killer, per via del piano omicida con cui avrebbe attirato la vittima. Nell’intervista Naomi parla della situazione problematica di Nuova Ostia, a distanza di pochi giorni dalla testata che il boss Roberto Spada aveva dato all’inviato di Nemo – Nessuno escluso, come ricorda Il Corriere della Sera. “Per me è una bravissima persona”, ha sottolineato Naomi parlando del mafioso, oggi a processo e conosciuto nel rione. A sostenerla il compagno e altri residenti del posto, che lo inquadrano come un 42enne deciso a fare del bene ai suoi compaesani, grazie all’apertura di diverse palestre ed invece oggi accusato per violenza privata e lesioni, come per associazione a delinquere di stampo mafioso. “Se era mafioso ci poteva guadagnare”, aggiunge inoltre Naomi ricordando come avrebbe voluto iscrivere il fratello minore, di appena otto anni, alla “scuola di Spada”. Clicca qui per rivedere l’intervista di Noemi Caruso e Niko Caldiero a Carta Bianca.