NO ALLA POLITICA
Nella nuova puntata del programma Big Show tra gli ospiti il celebre comico romano Maurizio Battista che in questo periodo è grande protagonista con il suo spettacolo Cavalli di razza. Uno spettacolo incentrato sulla romanità ripercorrendo a proprio modo le vicende di alcuni storici locali di cabaret romani che hanno lanciato tanti artisti di livello nazionale. Tra l’altro, Battista a differenze di altri comici, nel corso della propria carriera non ha quasi mai incentrato i propri spettacoli sul mondo della politica. Il motivo lo ha rivelato lo stesso comico durante una recente intervista rilasciata all’HuffingtonPost: “Non mi piace parlare di politica, troppo facile. Non c’è gusto a prendere in giro i politici e poi i comici che trattano di politica hanno finito, chiuso. Non sanno più che dire. Basta vedere quelli che stanno in televisione, tirano fuori sempre lo stesso repertorio: le battute su Berlusconi, i denti di Renzi. Di come porta i capelli quell’altro. Questi comici hanno giocato facile per anni, ma ora le persone si sono stufate”.
MAURIZIO BATTISTA, DA SEMPRE LEGATO ALLE SUE RADICI
Maurizio Battista è da sempre un artista legato alle proprie radici, alla tradizione, capace di fare dei costumi e degli abitudini della gente comunque il punto di forza della sua offerta artistica. In una recente intervista rilasciata a Il Corriere dello Sport in occasione del suo spettacolo Cavalli di razza, Maurizio Battista ha voluto parlare del perché abbia deciso di incentrare in questo modo i propri spettacoli: “Da quando ho capito che il costume e le abitudini della gente potessero essere una chiave vincente per far ridere? Quando ho finito gli altri testi (ride, ndr). Ognuno cerca sempre la sua misura e io piano piano ho capito che raccontare questo mi risultava facile. E in questo gli anni trascorsi a lavorare nel bar di famiglia sono stati determinanti. Delle volte quando faccio uno spettacolo è come se stessi dietro al bancone, la parte è la stessa, San Giovanni? È il mio quartiere, ci vivo da sempre e in genere quando guadagni qualcosa di più ti cominciano a dire ‘Ma abiti ancora lì?’, perché automaticamente dovresti andare a vivere a Roma Nord. Normalmente l’artista per essere di spessore deve vivere tra Cortina d’Ampezzo e Collina Flaming, è un confine invalicabile. Io invece sono rimasto qui, ho cambiato casa ma sono sempre rimasto legato al mio quartiere”.