Mario Biondi, a Sanremo 2018 con il brano Rivederti, per la prima volta, si è cimentato con un testo italiano, adatto alle proprie corde, che sembra voler rompere la continuità con la tradizione come raccontato a La Sicilia: “Penso che le etichette che vengono incollate alle canzoni facciano parte del percorso personale della gente. Ognuno può sentire quello che vuole in un brano. Per me “Rivederti” è un pezzo di gusto con tanta attinenza alla musica d’Oltreoceano e una forte componente tradizionale italiana. Inoltre basta ascoltare “E se domani” o “Tutto quello che un uomo” di Sergio Cammariere, canzoni passate dal Festival che fanno parte della nostra tradizione per capire che Sanremo non ha etichette. Però i “camurriusi” ci sono sempre…”. Il cantautore non vede l’ora di tornare a casa dopo la finale e riabbracciare i suoi 8 figli. Il noto cantautore è orgoglioso, da siciliano, di rappresentare, nel mondo, la propria terra: “Ma io sono un cantante italiano da sempre. E anche se poi giro il mondo cantando in inglese, all’estero mi presento sempre da italiano. Ovunque io vada, infatti, vengo sempre accolto da qualche delegazione di italiani, molto spesso sono siciliani, che mi raccontano di loro. La verità è che gli italiani rimangono italiani per sempre, molto legati alla propria terra, ed è difficile che cambino” (Aggiornamento Sebastiano Cascone)
NEMMENO IL DUETTO RISOLLEVA IL BARRY WHITE ITALIANO?
Serata amara e dai toni deludenti quella di ieri per Mario Biondi e la sua canzone “Rivederti” che, come accaduto anche nelle puntate iniziali del Festival di Sanremo 2018, è stato affossato in fondo alla classifica, nella cosiddetta zona rossa. Il brano del cantante blues che tutto il mondo ci invidia sembra proprio non convincere. Nemmeno la scelta di duettare con due grandi artisti e musicisti del panorama musicale internazionale, come Ana Carolina e Daniel Jobim, mostri sacri del mondo jazz e soul, ha modificato l’esito della sua performance.
Che nel complesso – ad essere sinceri – è stata pure suggestiva, con un Mario Biondi sempre esemplare dal punto di vista tecnico. Sublime anche la parte del brano affidata alla voce celestiale di Ana Carolina, tradotta ed interpretata per l’occasione in portoghese, così come meraviglioso è stato l’apporto offerto dalla musicalità di Daniel Jobim, maestro della bossa nova, che ha accompagnato il brano al pianoforte. Eleganza nei gesti, nella musica e nel look per i tre che sul palco hanno sfoggiato un abbigliamento sobrio e perfettamente in sintonia con l’armonia del brano. Eppure qualcosa non torna, ma cosa?
MARIO BIONDI: RIVEDERTI, QUALCOSA NON VA
Cosa non convince di Mario Biondi nell’edizione 2018 del Festival di Sanremo? Come sottolineato da vari critici e giornalisti presenti in sala nel corso della prima serata del Dopofestival, il brano del Barry White italiano ha deluso le aspettative degli addetti ai lavori e probabilmente del pubblico. Un mood molto malinconico, forse troppo per il palco dell’Ariston. Il ritmo ricorda alcuni brani già incisi dal cantante siciliano ma, con molta probabilità, una melodia più coinvolgente e gioiosa avrebbe cambiato le sorti del suo percorso sanremese. Nulla da eccepire rispetto alla bravura e la professionalità di uno dei cantanti italiani più apprezzati all’estero.
L’unica spiegazione plausibile per questa disfatta, dunque, sembra essere legata esclusivamente al brano presentato in gara. Certo è ancora presto per emettere giudizi. Solo questa sera, quando il giudizio del pubblico inciderà sul 50% della votazione totale, potremo davvero dire che per Mario Biondi questo Sanremo 2018 è stato da dimenticare…