Uno stile difficile da dimenticare, una carriera lunga oltre quarant’anni e un successo senza tempo. Sono questi gli ingredienti che hanno reso gloriosa la carriera Minnie Minoprio, che questa sera sarà ricordata nel sapiente montaggi di Techetechetè con una serie di filmati che i suoi fan non hanno mai dimenticato. Molti ricorderanno le sue performance canore in bianco e nero, ma di recente, così come riporta Bruno Ventavoli de La Stampa, la showgirl ha trovato la sua dimensione musicale più congeniale, che a quanto pare, passa proprio per lo swing, musica definita dalla protagonista: “vitale, gioiosa, a metà a tra il jazz e il pop, un’evasione dal grigiore quotidiano quella che più mi rappresenta, perché sono una cantante d’attacco”. Oltre ad aver ottenuto un grande successo sul piccolo schermo, l’artista è diventata ben presto molto amata anche in teatro, dove ha lavorato con artisti del calibro di Mastroianni, Buzzanca, Lionello. (Aggiornamento di Fabiola Iuliano)
MINNIE MINOPRIO,TECHETECHETÈ CELEBRA LA SUA CARRIERA
DALLA CARRIERA ALLA VITA PRIVATA
Minnie Minoprio sarà la protagonista del montaggio che questa sera accompagnerà i tanti telespettatori di Rai Uno nella nuova puntata di Techetechetè, in onda a partire dalle 20.35. Simpaticissima e tutta pepe, Minnie Minoprio che canta, balla e recita con Raimondo Vianello. La vedremo anche dare lezioni di ballo a Gianni Morandi e la ritroveremo ai giorni nostri, duettare con Fred Bongusto come tanti anni fa. Andiamo a spulciare nella sua carriera. Minnie Minoprio pseudonimo di Virginia Anne Minoprio è nata a Ware il 4 luglio 1942, è un’attrice, showgirl e cantante britannica naturalizzata italiana. Nel 1957, a 15 anni, esordì sulle scene teatrali londinesi in Cinderella, di Rodgers e Hammerstein. Nel 1959 fu notata da Walter Chiari e Lelio Luttazzi, che la vollero nella rivista Io e la margherita. Nel 1962, mentre interpretava a Coventry il ruolo di protagonista in una riduzione teatrale della fiaba Il principe e la rana dei fratelli Grimm, conobbe il costruttore romano Giorgio Ammanniti con cui è stata sposata sino al 1973.
All’inizio degli anni settanta raggiunse il successo popolare incarnando il personaggio della svampita, in seguito alla sua clamorosa apparizione nella rivista televisiva Speciale per noi, nella quale accompagnava, con voce e movenze sensuali, Quando mi dici così, sigla di chiusura della trasmissione cantata da Fred Bongusto. In teatro ha interpretato ruoli di protagonista in diverse commedie: Forse sarà la musica del mare con Lando Buzzanca, L’angelo azzurro con Enrico Beruschi e Margherita Fumero, La presidentessa con Aldo Giuffré, My fair Minnie con Oreste Lionello. Dimenticati i panni di “svampita”, la Minoprio è tornata al jazz diventando un’apprezzata interprete e formando un gruppo, il Minnie Minoprio Jazz Quartet con il quale si esibisce in tutta Italia. Minnie Minoprio, attraverso LaStampa, ha raccontato aneddoti della sua carriera: “Dopo aver combattuto per anni con forcine e bigodini, e parrucche li ho lasciati in pace. Finalmente ho trovato la mia musica vitale, gioiosa, a metà a tra il jazz e il pop, un’evasione dal grigiore quotidiano, quella che più mi rappresenta, perché sono una cantante d’attacco”. Dopo un paio di programmi le offrirono di essere la portalettere di Silvan: “Rifiutai. E lì mi chiusero in faccia le porte della tv per sempre. Fu una brutta botta. Avrei anche potuto darmi all’alcol, ma sono molto “perfida albione”, sono cresciuta in collegio, e così mi sono mantenuta astemia. Non mi arrendo, dicono che passo sulla vita come un caterpillar. Sono una solista e ho vissuto una vita testarda, ma anche generosa”. Una vita testarda e ricca di successi.