Charlie Sheen, l’attore protagonista di Due uomini e mezzo che, nel 2015, ha rivelato di essere sieropositivo, nel 2017 è stato denunciato da una donna con cui aveva avuto una relazione per averla esposta al rischio della trasmissione sessuale della malattia. La donna che non ha mai svelato la sua identità e che utilizza il nome fittizio di Jane Doe, ha puntato il dito contro l’attore che le avrebbe confessato di essere sieropositivo solo dopo diversi incontri. Oggi, la vicenda, torna al centro della cronaca per una nuova accusa della donna. Secondo quanto riporta in esclusiva il sito TMZ, la donna avrebbe rivelato di essere stata costretta a firmare un accordo di non divulgazione della malattia per avere tutte le informazioni necessarie per sottoporsi alle prime cure. I due avrebbero avuto una relazione durata due mesi. La donna, nel corso della causa, avrebbe rivelato di aver temuto per la propria sicurezza al punto da aver firmato l’accordo che le era stato sottoposto.
CHARLIE SHEEN: NUOVA ACCUSA PER L’ATTORE
Dopo la denuncia da parte di Jane Doe, Charlie Sheen si è presentato in tribunale. Durante la prima causa, l’attore si è difeso rivelando che la donna era una “prostituta professionista” e di averle parlato della malattia durante i primi incontri. L’attore, inoltre, nella causa, come riporta il Daily Mail, avrebbe spiegato che “l’esposizione a malattie sessualmente trasmissibili è un rischio che lei accetta consapevolmente e volentieri ogni volta che fa sesso per denaro”. La donna, da parte sua, ha informato la Corte di aver firmato un accordo di non divulgazione: secondo il racconto della presunta vittima di Charlie Sheen, quattro uomini l’avrebbero condotta nel garage di Sheen per costringerla a firmare un accordo in base al quale si impegnava a non parlare della sieropositività dell’attore. Alle autorità investigative il compito di scoprire quanto accaduto.