L’ignoto noto della puntata di oggi, venerdì 29 settembre 2017, dello show di Raiuno “I soliti ignoti” è Vladimir Luxuria. L’ex politica italiana da poco è diventata testimonial di Coconuda per la stagione autunno/inverno 2017-18, facendo parecchio discutere. Compare accanto all’ideatore del brand, Fabio Coconuda, nel nuovo spot di cui è protagonista: «Nessuno di noi nasce in un corpo perfetto. Fregatene del giudizio. Amati per come sei, non per come ti vogliono gli altri. Coconuda veste la tua femminilità», sussurra nello sport. Sul tema è tornata velatamente nel corso della puntata odierna de “I soliti ignoti”, visto che ha dichiarato una dichiarazione sintetica e al tempo stesso eloquente: «Noi siamo quello che dimostriamo. Tutto il resto è burocrazia». Un’affermazione che è stata particolarmente apprezzata sui social network, come dimostrano le numerose condivisioni della stessa. Vladimir Luxuria succede dunque ad Anna Tatangelo: «Non ha sostituito nessuno stereotipo di donna già utilizzato in passato come nostro volto campagna, ne è solo in maniera più che moderna il continuo», il commento dei vertici Coconuda.
LA METAFORA DELLA FARFALLA
In questi giorni però Vladimir Luxuria è impegnata nella promozione del suo quinto libro, “Il coraggio di essere una farfalla”. L’attivista e opinionista televisiva parte da una provocazione forte: «Sarai trans anche tu! Tutti transitiamo in questo mondo, siamo solo di passaggio. Si nasce, si muore, forse ci reincarniamo… chi lo sa. L’unica cosa certa è che non siamo immortali e quella cosa che chiamiamo vita non è altro che un transito racchiuso nel tempo d’un sogno». Tutto è mutevole, dai gusti alle questioni politiche, e la farfalla è la metafora per svolazzare su tanti argomenti. Rappresenta il simbolo di trasgenicità per l’autrice. Tutto è trans nel senso che può cambiare durante un solo battito di ali di una farfalla: il mondo non è allora solo ricco di colori, ma anche di infinite sfumature. Si tratta dunque della quinta fatica letteraria di Vladimir Luxuria, scritta in collaborazione con il regista Stefano Genovese.