Mafalda di Savoia, è il film che verrà trasmesso su Rete 4 oggi, venerdì 14 luglio 2017. Stefania Rocca sarà la protagonista della pellicola che, un tempo, Mediaset mandò in onda come una mini serie in più puntate. Alla regia del film ci sarà Maurizio Zaccaro sceneggiatore e regista italiano classe 1952 e già 40 anni dopo, nel 1992 ottiene il David di Donatello come miglior regista esordiente con il film Dove comincia la notte e il premio Solinas per la sceneggiatura di L’Articolo 2. Nei peimi anni del 2000, Zaccaro si è dedicato ad una serie di film per la tv sia per Mediaset che per mamma Rai fino ad arrivare a Il sindaco pescatore andato in onda proprio su Rai1. Il film non è al primo passaggio in chiaro ma, sicuramente, gli amanti del genere non mancheranno all’appello.
Una minifiction italiana in due puntate che sono state dirette da Maurizio Zaccaro. Di genere storico ed autobiografico, la fiction è ispirata ad un’accurata biografia scritta da Cristina Siccardi, tra i personaggi principali figurano i volti di Stefania Rocca, Franco Castellano e Clotilde Courau, attuale moglie di Emanuele Fililberto di Savoia nonché famosa attrice francese. Ma vediamo la trama del film nel dettaglio.
Mafalda di Savoia è conosciuta come la principessa martire a causa degli ostacoli che ha saputo superare grazie alla propria tenacia ed al tragico epilogo. Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale (Mafalda nacque nel 1902 sotto il regno dei Savoia, figlia di Vittorio Emanuele III), la fiction disegna la protagonista come una ragazza docile, dai sani valori e principi, dediti ad una principessa del suo rango.
Interpretata da Stefania Rocca, Mafalda viene quasi subito coinvolta nelle questioni della grande guerra, la principessa Mafalda di Savoia sposò il principe Filippo D’Assia, la cui unione generò ben quattro figli. Per tale motivo Hitler le conferì la croce al merito, un premio per le donne che mettevano al mondo tanti figli, tuttavia Mafalda non ebbe in simpatia ne il Führer, ne tantomeno le ideologie del suo regime.
Ben presto, grazie ai buoni valori della famiglia e della lealtà, Mafalda si aggiudicherà le antipatie del regime, verrà accusata di tradimento proprio per questo motivo. Sarà proprio durante il soggiorno a Sofia che le cose precipiteranno, Mafalda di Savoia vi si recherà per sostenere la sorella, ormai in lutto a causa della prominente perdita del marito. In molti, tra cui la Regina Elena di Romania, cercarono di impedirle il rientro per evitarle i rischi, ma purtroppo Mafalda non ritenne opportuno seguire il consiglio. Fu proprio durante la giornata del 23 Settembre 1943 che Mafalda venne convocata presso un comando tedesco per conto del marito, si rivelò un tranello, poiché il marito Filippo era stato già deportato in un campo di concentramento.
Lo stesso destino toccherà anche a Mafalda, la principessa verrà subito trasportata a Buchenwald, sotto falsa copertura. Nonostante un trattamento migliore rispetto agli altri deportati, le condizioni di vita nel campo di concentramento la indeboliranno parecchio. Fu solo nel 1944 che, a seguito del bombardamento degli alleati, la baracca nella quale alloggiava prese fuoco, come consueguenza, Mafalda ebbe diverse ustioni gravi e, come se ciò non bastasse, fu lasciata agonizzante prima di essere sottoposta a lunghissimi interventi, che non portarono a nulla. A causa della cancrena le vienne amputato un braccio e morì poi nell’agosto del 1944.