Lars von Trier è nato per stupire, a volte superando anche più del consentito i limiti. Il regista danese ha deciso di lasciare tutti a bocca aperta al Festival di Cannes 2018 con il suo nuovo film The House That Jack Built. Si tratta di un film davvero forte e che ha suscitato già molte polemiche. Si è parlato anche di un regista danese molto taciturno e deciso a lasciar parlare le immagini e le sequenze da lui girate, senza voler aggiungere altro. Tutti ricorderanno le sue parole su Adolf Hitler che lo portarono addirittura ad essere cacciato proprio da Cannes, considerato come ”persona non gradita”. Stavolta per evitare altri problemi l’uomo ha deciso di rimanere in silenzio, sottolineando solo che si trattava di un film diverso dal solito. In Italia sono in molto quelli che aspettano il film, con le parole che arrivano dalla Francia che hanno aumentato la curiosità soprattutto degli accaniti nei confronti di questo controverso regista. (agg. di Matteo Fantozzi)
Stesso destino di Nymphomaniac con la censura italiana?
Lars von Trier come sempre non lascia indifferenti con i suoi eccessi e anche con le sue trovate considerate da alcuni fuoriluogo. Con The House That Jack Built ci troviamo di certo di fronte a un film estremo e difficile da guardare per molte persone. C’è ora grande curiosità di vedere se la censura ci andrà pesante in Italia come ha già fatto con Nymphomaniac ultimo lavoro del regista danese. In molti hanno dovuto aspettare la versione unrated uscita poi per l’home video per guardare tutto il film. Sicuramente continuano le polemiche legate proprio alla censura, considerata da molti un modo per ostacolare la libertà di espressione e ribadendo come sia necessario per alcuni film mettere il divieto ai minori di 14 o 18 anni ma proprio per questo non dovrebbero essere tagliate delle parti magari fondamentali per lo sviluppo della pellicola. (agg. di Matteo Fantozzi)
Urla e fuggi fuggi del pubblico
Il regista danese Lars Von Trier torna a far discutere. Ha infatti letteralmente sconvolto il pubblico del Festival di Cannes 2018 con il suo nuovo film “The house that Jack built“. Sul biglietto d’ingresso gli spettatori erano stati avvisati: il film che si apprestavano a vedere sarebbe stato molto cruento e con scene di grande violenza. Nonostante ciò, nessuno si aspettava che nel film si potesse arrivare a tanto. Ed è così che chi era in sala ed è riuscito a rimanere fino alla fine, ha poi raccontato di aver sentito delle persone urlare o addirittura allontanarsi dal cinema. Questo però ha, al contempo, diffuso grande curiosità intorno alla pellicola che sta facendo discutere davvero tanto. In molti sono curiosi di assistere a queste scene cruente delle quali tanto si sta parlando. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Semina il panico con Jack lo squartatore
Lars von Trier è tornato al Festival di Cannes non deludendo le aspettative di chi attendeva il suo ritorno. Dopo essere stato bandito dalla kermesse internazionale del cinema nel 2011 per alcune dichiarazioni che avevano fatto molto discutere dichiarando di provare simpatia per Hitler, il regista danese ha lasciato tutti a bocca aperta presentando la sua ultima fatica, The House that Jack Built in cui racconta la storia di Jack lo squartatore. Il film, da coloro che è stato visto al Festival, è stato definito “disgustoso, patetico e nauseante”. Il film, già dal trailer ufficiale, è davvero forte e sicuramente non adatto ai deboli di cuore. Tantissimi i commenti su Twitter da parte degli addetti ai lavori che puntano il dito contro il regista reo di non riuscire a realizzare un film tranquillo. “Non ho mai visto nulla di simile in un festival cinematografico. Più di 100 persone sono uscite da “The House That Jack Built” di Lars von Trier, che descrive la mutilazione di donne e bambini”, è uno dei tanti commenti che è possibile leggere su Twitter.
CANNES 2018: THE HOUSE THAT JACK BUILT DIVIDE IL FESTIVAL
I protagonisti di The House That Jack Built sono Matt Dillon (Wayward Pines) e Uma Thurman, Riley Keough Siobhan Fallon Hogan e Sofie Gråbøl. Il film di Lars von Trier porta sul grande schermo la vita di Jack lo squartatore, uno dei più sanguinosi killer della storia che studiava tutti i dettagli degli omicidi. Nel film, il regista danese non lascia nulla al caso. Nel film viene messo in risalto il punto di vista di Jack lo squartatore attraverso le use idee, i suoi pensieri e le confessioni fatte ad uno sconosciuto. La polizia è già sulle sue tracce, ma il serial killer decide di correre l’ultimo rischio per compiere l’ultimo omicidio che concepisce come una vera e propria opera d’arte. Il film di Lars von Trier è considerato il primo, vero scandalo del Festival di Cannes 2018.