Dopo la sua ultima partecipazione in tv, ospite di Barbara d’Urso nell’ultima puntata di Domenica Live, Andrea Cardella, figlio adottivo di Carlo e Marina Ripa di Meana torna a ricordare la donna che più di altre ha letteralmente rivoluzionato i salotti televisivi. Personaggio certamente controverso, dopo la sua scomparsa avvenuta lo scorso 5 gennaio sono stati in tanti a ricordare le sue gesta, da quelle più provocatorie alle sue prese di posizione e battaglie anche insieme al marito Carlo. Andrea oggi va avanti proprio come la stessa Marina avrebbe voluto che facesse. “Nella nostra lunga vita assieme mi ha insegnato tantissime cose tra cui quella di non piangermi mai addosso, e così sto provando a fare, pur non essendo affatto facile”, ha confidato in una lunga intervista a Gay.it. A distanza di cinque anni dalla sua “adozione”, Cardella ha ammesso di non averne ancora del tutto compreso il reale motivo. Di fatto, il giovane ha già la sua famiglia naturale ma nonostante questo Carlo e Marina decisero comunque di adottarlo perché, dicevano, grazie al loro cognome avrebbero potuto garantirgli un futuro senza dubbio migliore. Se i coniugi Rita di Meana furono entusiasti di accogliere nelle loro vita un secondo figlio, lo stesso non si può dire per Lucrezia che, a detta di Andrea non avrebbe affatto preso bene la decisione dei genitori. “Sia ben chiaro: nessuna invidia e nessuna gelosia, ma Lucrezia, cresciuta con tutti i disagi dei figli unici, non riusciva a vedersi di punto in bianco un fratello”, ha spiegato Cardella. “Per questo sono stato adottato solamente da Carlo, mentre Marina si limitò a firmare come moglie”.
ANDREA CARDELLA, LE DICHIARAZIONI SUL “PADRE ADOTTIVO”
Se lo fu per Lucrezia, figuriamoci quanto la notizia sconvolse i genitori naturali di Andrea. Dopo averne appreso le reali motivazioni, però, se ne tranquillizzarono. L’adozione, tuttavia, non cambiò affatto il tipo di rapporto che il giovane continuò ad avere con Marina Ripa di Meana, dandole sempre del lei. “Era una forma di educazione e rispetto, e le dirò: anche a Marina piaceva questo mio modo di rivolgermi a lei”, ha commentato. Ancor prima di essere figlio, Andrea fu il suo assistente per ben 25 anni. Un periodo lunghissimo durante il quale non mancarono le incomprensioni anche se entrambi ignorassero cosa fosse il rancore, non riuscendo alla fine a fare mai a meno l’uno dell’altra. Il pensiero va poi a Carlo, il quale a detta di Andrea starebbe poco alla volta metabolizzando la grave perdita. A proposito del marito di Marina, per Cardella la notizia di come l’uomo avrebbe appreso della morte della congiunta sarebbe stata ampliamente strumentalizzata. Dopo la scomparsa di Marina, oggi Andrea si occuperà proprio di Carlo. “È quello che ho promesso a Marina poco prima che morisse. Era molto preoccupata per lui e le dirò: mi sarei occupato di Carlo anche se non fossi stato adottato”, ha spiegato.
MARINA RIPA DI MEANA E LA SUA POSIZIONE SUI GAY
Marina Ripa di Meana e le sue strane posizioni sul mondo gay l’hanno sempre collocata come un’icona a metà. Cosa ne pensa il figlio adottivo? “Posso affermare tranquillamente che era tutto tranne che omofoba!”, ha commentato il figlio adottivo. “Marina, da sempre circondata da amici gay, non credeva nel matrimonio come sacramento e rivendicava la libertà dai vincoli matrimoniali che solo le coppie omosessuali ancora avevano”, ha aggiunto. Nonostante questo era contraria però alle adozioni. Ma, ribadisce il figlio, non era affatto omofoba tanto da essere spesso scesa in piazza per manifestare contro le discriminazioni: “Credeva nei diritti civili e partecipò anche al Gay Pride, di sua spontanea volontà”. Lo stesso Andrea le presentò il suo compagno e di fronte a quelle presentazioni Marina reagì benissimo. Tornando al suo rapporto con Lucrezia, come lo definisce oggi? “Ottimo. Un’amica vera. Dopo la perdita di Marina ci siamo uniti ancor di più. È una persona meravigliosa e una grandissima attrice”, dice, ed a quanto pare insieme potrebbero ricordarla con una mostra di suoi cappelli, scarpe e vestiti. Per quanto riguarda l’eredità, infine, è un argomento per il quale ancora non sarebbe stato interpellato, “e spero che questa cosa non accada”, ha chiosato.