Una donna che viaggiava da sola, il suo mantello arancione, la borsetta e i suoi sandali, Ninalee Allen Craig non è solo una “ragazza americana in Italia” ma è riuscita a diventare il simbolo di una sorta di rivoluzione. Proprio per questo, negli anni ’50, Ruth Orkin decide si scattarle questa foto e cercare di partecipare al progetto dedicato alle donne che viaggiavano sole, «Don’t Be Afraid to Travel Alone». Cosa poteva rappresentare al meglio questa rivoluzione se non una donna che camminava libera sul marciapiede passando attraverso uomini schierati e pronti a giudicarla e magari anche a dire la loro sul suo abbigliamento o sul fatto che cammini da sola. Ninalee Allen Craig è morta nel momento in cui le donne stanno cercando di prendersi le loro rivincite spingendosi oltre, mettendo con le spalle al muro gli uomini e i loro giochi di potere di cui mai nessuna donna fa parte. Nell’epoca dello scandalo molestie, del caso Weinstein e non solo, sicuramente Ninalee Allen Craig è ancora un simbolo di una rivoluzione mai avvenuta fino in fondo. (Hedda Hopper)
NINALEE ALLEN CRAIG E’ MORTA
Ninalee Allen Craig è morta il 2 maggio scorso in un ospedale di Toronto all’età di 90 anni a causa delle complicazioni di un tumore ai polmoni. La notizia è stata resa nota dal Washington Post in seguito all’informazione ufficializzata da Alex Passi, il figlio adottivo che la donna ha cresciuto dopo le nozze con il conte veneziano Achille Passi. Ninalee Allen era nata a Indianapolis nel 1927 e nel 1951, al termine degli studi universitari a New York, aveva deciso di partire per un viaggio in Europa, facendo tappa anche a Firenze. Proprio qui aveva incontrato per puro caso la fotografa Ruth Orkin con la quale aveva sviluppato l’idea di raccontare cosa significasse, a quell’epoca, per una donna viaggiare da sola. Il giorno dopo è nata una delle foto divenute icone degli anni 50: Ninalee Allen, passeggiando lungo le vie del capoluogo toscano, veniva ammirata da una dozzina di uomini, colpiti dalla sua bellezza ed eleganza.
NINALEE ALLEN CRAIG E IL SUCCESSO DI UNA FOTO
La foto di Ninalee Allen Craig scattata a Firenze divenne inspiegabilmente un grande successo, che all’epoca sorprese Ruth Orkin. Lei stessa raccontò all’epoca al New York Times: “Doveva sembrare una Beatrice della Divina Commedia che passava attraverso questa dozzina di uomini. Pensai che se fossi riuscita a vendere quello scatto all’Herald Tribune ci avrei guadagnato 15 dollari”. Ma le cose andarono ben diversamente e quello scatto intitolato ‘An American Girl in Italy’ rappresentò il simbolo del maschilismo del Dopo Guerra. Il servizio inizialmente pubblicato su Cosmopolitan nel 1952, fu infatti riproposto su poster e locandine, sorprendendo anche la protagonista dell’immagine. Come la stessa Ninalee specificò al Guardian, l’idea di quanto rappresentato fu fraintesa: “Ma la mia non era un’espressione angosciata, l’immagine è stata mal interpretata. Quel giorno ci stavamo divertendo tutti (…) personalmente non ci trovavo nulla di sbagliato in qualche fischio d’apprezzamento. Ero straniera, alta, chiaramente destavo curiosità”.