Antonio Saglianò, vescovo di Noto, è stato ospite di Domenica In nella parte dedicata alla preghiera e alla religione con sfumature pop. All’inizio del servizio dedicato a questo argomento, sono state mostrate alcune immagini di religiosi che avevano dato vita a flash mob in piazza per coinvolgere più persone possibili. Il Vescovo, nel parlare di questa sua scelta di “canticchiare” e citare parti di testi delle canzoni più note, ha specificato: “Non si tratta che arrivi più gente ma per comunicare. Cantiamo le canzonette di Sanremo perché attraverso questo strumenti cerchiamo di far capire meglio le storie che stiamo dicendo”. Il brano di Mengoni, Esseri Umani, ad esempio, rende ed è importante proprio per il messaggio che riesce ad essere veicolato e inserito all’interno di omelie durante le Messe. Il video del Vescovo, poco dopo essere stato pubblicato da un fedele che lo aveva ripreseo, aveva raggiunto cifre altissime di visualizzazioni. Oggi ha raggiunto le 3 milioni di visualizzazioni. E ha confessato di aver inciso un rap per Fedez, forse pronto a sposarsi a Noto “se lui lo accetta”. (Agg. Alberto Graziola)
IL RIFIUTO DELLE OFFERTE IN CENTESIMI
Il vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò, ospite a Domenica In, è stato al centro di un episodio increscioso negli ultimi giorni, uno scandalo che ha turbato il cuore di molti fedeli. Il religioso infatti è dovuto intervenire per riprendere il parroco della Chiesa del Cuore Immacolato di Modica, a causa del suo rifiuto di accettare le offerte in centesimi dei fedeli. Secondo quanto riportato da alcuni presenti, sottolinea Huffington Post, il prete infatti avrebbe lanciato per strada alcune monete offerte durante le esequie di un’anziana, offeso per la carenza di generosità da parte dei parrocchiani. Un gesto che gli è valsa la critica accesa da parte della sua stessa parrocchia e del biasimo del vescovo Staglianò, che ha chiesto scusa a suo nome a tutti i fedeli di Modica. Questo pomeriggio, 4 febbraio 2018, Monsignor Antonio Staglianò sarà invece presente a Domenica In in qualità di ospite, ma per un motivo del tutto diverso.
Il religioso infatti è anche conosciuto per le sue omelie pop, grazie a cui unisce i giovani al Vangelo a suon di Noemi e Francesco Gabbani. Non è raro infatti sentire il vescovo di Noto intonare diversi brani moderni, una scelta che descrive ampiamente nel suo libro Pop Theology per i giovani, editore Rubettino, ed in cui spiega come la musica pop possa dare voce in modo egregio al linguaggio semplice del Vangelo. La scelta del Monsignore è infatti diretta al mondo dei giovani, che grazie alla musica possono avvicinarsi a Dio. La sua Pop Theology si propone infatti di “svecchiare la predicazione cristiana”, riferisce all’Avvenire, seguendo i cantanti come nuovi portavoce della poesia e le generazioni moderne, così creative da esprimersi anche grazie alla musica.
LA VITA di ANTONIO STAGLIANO’
Nato nell’Isola di Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, nel giugno del ’59, Antonio Staglianò è attualmente il vescovo di Noto ed ha iniziato il suo percorso religioso grazie all’arcidiocesi di Milano, dove ha ricevuto l’ordinazione a sacerdote nell’84. Negli anni successivi si laurea in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, per poi approfondire la materia in Germania e conseguire la laurea in Filosofia dieci anni più tardi, grazie ad un percorso maturato all’Università Statale di Cosenza. Ricopre in questo periodo diversi incarichi all’interno della comunità cattolica, dal ruolo di assistente diocesano della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) fino al vicario parrocchiale di San Dionigi per il periodo ’86-’90. Diventa invece nel ’99 parroco de Le Castella, una frazione del suo paese natale, e riceve la nomina di vescovo nel 2009 per volontà di papa Benedetto XVI. Quattro anni più tardi inizia invece il suo percorso musicale, intonando la canzone Io vagabondo dei Nomadi durante una catechesi della diocesi, mentre due anni più tardi cita alcune canzoni di Noemi e Marco Mengoni nel corso di un’omelia ai ragazzi di Scicli e riuscendo ad ottenere un forte consenso.