Scontro in diretta a “Otto e Mezzo”, il programma condotto da Lilli Gruber su La7. Ieri è andato in scena un botta e risposta vivace tra due giornalisti, Andrea Scanzi del Fatto Quotidiano e Beppe Severgnini del Corriere della Sera. Il dibattito verteva sulla figura di Giuseppe Conte, il premier incaricato del governo M5s-Lega. Il primo ha preferito non sbilanciarsi con i giudizi: «Stiamo vivendo una fase politica del tutto inedita, stiamo tutti navigando a vista. Non riesco a capire cosa potrebbe succedere da qui ai prossimi mesi». E scatta quindi la prima battuta: «Invidio tanti colleghi e politici che hanno le idee estremamente chiare sin da ora. Ci sono quelli che hanno già deciso che Conte sia un incapace, un prestanome, uno che inventa tutto, uno che non sa fare niente e che sbaglierà ogni cosa». L’ipotesi non è da escludere per Scanzi, ma «sono le stesse persone che fino a ieri ci dicevano che la Boschi era la nuova Rosa Luxemburg». Scanzi ha tirato in ballo anche coloro che sostengono che questo governo sia straordinario senza ancora averlo visto all’opera. «Mi permetto di stare a metà del guado, perché non riesco davvero a immaginare cosa succederà tra un’ora. Preferisco osservare e tra qualche settimana mi farò un’idea anche su Giuseppe Conte, che fino a tre mesi fa non conoscevo».
SCANZI CONTRO SEVERGNINI A OTTO E MEZZO
Se Andrea Scanzi è apparso equilibrato sulle considerazioni in merito alla nascita del governo M5s-Lega, più pessimista è apparso invece il collega Beppe Severgnini. «Abbiamo affidato la guida di una portaerei a qualcuno che, fino a qualche giorno fa, faceva un altro mestiere. E sorvolo sulla faccenda del suo curriculum, sul quale Conte è stato un po’ superficiale e vanitoso». Il giornalista del Corriere della Sera ammette di avere un po’ di ansia: «Un po’ di preoccupazione è legittima. Conte sta dirigendo un Paese come l’Italia, cioè uno dei Paesi più importanti d’Europa e del mondo. Peraltro, ha ammesso che non ha nessuna esperienza in amministrazione. In bocca al lupo a noi e a lui». Ed è qui che scatta subito la replica di Scanzi, il quale ha ammesso di avere perplessità ma al tempo stesso di voler dare tempo al nuovo governo. «Non è che sono qui per dire che Conte sia il mio idolo e che io abbia il suo poster in camera. Ma preferisco aspettare qualche mese per valutarlo. Non è che Conte è stato tolto dal Dixan e gli hanno detto di fare il presidente del Consiglio». Quindi la frecciatina a Severgnini: «Mi ricordo l’entusiasmo che fino a qualche mese fa aveva Severgnini per il governo Renzi». E quindi tira in ballo la Boschi oltre alle ministre Madia e Lorenzin: «Potrei dire che peggio di loro è impossibile fare. Non lo voglio dire perché non è una gara a chi fa peggio. Ma dico che ero tanto perplesso per Renzi quanto per Conte». Lilli Gruber insorge e dice la sua: «Forse Renzi e Gentiloni qualcosa di buono in questo Paese l’hanno fatto, perché in 5 anni non è possibile sbagliare tutto». Clicca qui per il video del botta e risposta.