IL CASO DEL LICEO VIRGILIO
Nella seconda serata di Canale 5 viene mandato in onda l’ultimo appuntamento stagionale con la trasmissione Matrix Chiambretti condotta da Piero Chiambretti. Una puntata nella quale sono attesi tanti graditi ospiti a partire dalla giornalista ed attuale conduttrice di Forum, Barbara Palombelli. La Palombelli è ospite assieme al marito Francesco Rutelli in passato sindaco di Roma e candidato Premier della coalizione di centrosinistra. I due recentemente hanno rilasciato delle dichiarazioni sul caso del Liceo Virgilio di Roma al centro delle polemiche per un presunto ‘clima mafioso’ come denunciato dalla preside Carla Alfano. La Palombelli ha voluto ricordare l’esperienza della figlia iscritta a questo Liceo circa dieci anni fa: “Nostra figlia era sbalordita, aveva paura e non voleva restare lì. Ma ricordo che la maggioranza dei genitori insorse contro i controlli antidroga… Assurdo. A seguito di quell’episodio, ogni mercoledì nel mio programma su Radio 2 feci una campagna contro il consumo di sostanze stupefacenti nelle scuole”.
BARBARA PALOMBELLI, “UN INCREDIBILE ACCERTAMENTO IMU”
Barbara Palombelli in queste ore attraverso i social ha voluto rimarcare il proprio disappunto per una situazione burocratica in effetti abbastanza allucinante. In pratica la conduttrice di Forum, si è vista recapitare un accertamento Imu 2012 per un immobile venduto nel 1997. Questo lo sfogo della Palombelli: “Forse capitano tutte a me.. però vedersi arrivare un accertamento imu 2012 per una casa venduta nel 1997… ti passa veramente la voglia di vivere in Italia!”. Pochi giorni prima la Palombelli sempre sui social avevo voluto esprimere la propria opinione sugli episodi degli adesivi razzisti nella Curva Sud dell’Olimpico con Anna Frank con la maglia della Roma scrivendo: “Troppa ipocrisia. Gli originali che associavano Anna Frank al calcio erano romanisti che la ritraevano con la maglia della Lazio. Lo dico da romanista convinta: uno dei pochi che si è ribellato alle curve razziste è il presidente della Lazio. Purtroppo in queste ore parlano di calcio ovunque persone che non sono mai entrate in uno stadio. Il silenzio e la distanza della comunità ebraica sono da sottoscrivere. Sono con loro. A certi livelli non bisogna scendere”.