San Giorgio di Valpolicella in Veneto
In provincia di Verona si trova San Giorgio di Valpolicella, piccola frazione del comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Questo incantevole borgo, finalista de Il Borgo dei Borghi 2018 con i comuni più belli d’Italia all’interno della trasmissione “Kilimangiaro” condotta da Camila Raznovich, è stato soprannominato “Ingannapoltron“. Guardandolo da lontano, infatti, sembra vicinissimo e facilmente raggiungibile. Quando si inizia il cammino, invece, si scopre subito che il percorso sarà lungo e tortuoso. La fatica fatta, però, verrà sicuramente ripagata. San Giorgio di Valpollicella è una piccola frazione di pietra sulla pietra. Le case di pietra sono ben allineate al sole e rispecchiano appieno le caratteristiche dei borghi presenti nella vallata. Molti la ritengono, in più, una magnifica terrazza che permette di scorgere le colline ricche di vigneti e ciliegi ma anche il lago di Garda. Il paesino si ritrova infatti immerso in una magnifico agglomerato di diverse piccole valli dove fra vigneti, ulivi e ciliegi, si nascondono le ville dei ricchi signori di Venezia e Verona, ma anche piccoli borghi di pietra, corti rurali o case isolate ed cave per l’estrazione della pietra.
La Pieve di San Giorgio
In origine il borgo di San Giorgio di Valpolicella era noto con il nome di San Giorgio di Ganna, ovvero località caratterizzata da pietre e rocce. Qui si può visitare la Pieve di San Giorgio. Si tratta di uno dei più importanti monumenti di età romanica presenti nel territorio veronese. La chiesa presenta due absidi che raccontano al meglio le diverse fasi edilizie: la parte orientale sicuramente di epoca romanica, mentre la parte occidentale edificata in età longobarda. Vicino alla chiesa si trova un meraviglioso Chiostro del XII secolo. Poco più in là vi è una meravigliosa sala trecentesca della Colleggiata. Questo era il luogo che ospitava il collegio dei canonici durante la giurisdizione scaligera. La seconda domenica di novembre a San Giorgio di Valpolicella si tiene la tradizionale Festa de le Fae. Vestiti con i costumi tradizionali alcuni abitanti del luogo distribuiscono, in questa occasione, ai capifamiglia e agli ospiti una minestra di fave preparata secondo un’antica ricetta.