Non sono passati inosservati i due brevissimi e praticamente identici messaggi che in momenti diversi Fabrizio Frizzi e Lamberto Sposini hanno mandato alla collega Nadia Toffa: seppur in tv concorrenti e con ruoli e carriere completamente non sovrapposte, i due amici conduttori storici della Rai hanno voluto sostenere la Toffa sentendosi, forse più di tanti altri, “vicini” a quello che poteva provare la Iena bionda colpita da un malore probabilmente molto simile a quello patito proprio da Frizzi e Sposini. Un semplice, breve, non “sbrodolato” «Forza Nadia!» ha campeggiato su Twitter per il conduttore de L’Eredità e sul canale Instagram del giornalista lontano ormai dal 2011 dalla sua Vita in Diretta. I tre protagonisti sfortunati sono stati colpiti da una improvvisa patologia cerebrale, diversa tra loro ovviamente, mentre stavano lavorando: Sposini prima di una puntata della Vita in Diretta – ha poi deciso di non rientrare più sulla scena per la conseguenze fisiche della sua emorragia -, Frizzi mentre stava registrando l’Eredità e Nadia mentre stava preparando un servizio per le Iene. Una vicinanza speciale che certamente avrà fatto piacere alla bella Toffa, che ancora lotta in rianimazione per capire cosa ha provocato quella strana e per fortuna ora fuori pericolo patologia alla testa. (agg. di Niccolò Magnani)
DECISIVA LA RISONANZA MAGNETICA PER CAPIRE LA PATOLOGIA?
Ancora non sono usciti né bollettini medici né novità importanti sulla malattia di Nadia Toffa, ancora ricoverata al San Raffaele di Milano. A breve l’inviata di Pomeriggio 5 interverrà in diretta da Barbara D’Urso per spiegare tutte le ultime novità, ma resta al momento difficile trovare una fonte medica disposta a comunicare qualcosa che forse ancora non si sa. Sarà infatti molto importante la risonanza magnetica che forse già oggi verrà eseguita sulla conduttrice delle Iene Show: gli esiti che verranno resi noti tra qualche giorno potrebbero far capire la vera origine della patologia cerebrale che ha colpito sabato scorso la povera Toffa. Ancora una volta il Corriere della Sera si dice certo che il malo non è da attribuire a ictus o aneurismi ma a maggior ragione il mistero resta tale con l’unica bella notizia che la tosta Iena possa almeno essere uscita dal livello di pericolo in cui versava nelle prime 24 ore dopo la patologia cerebrale misteriosa. (agg. di Niccolò Magnani)
NEUROLOGO, “ANEURISMA, EMORRAGIA O…”
Il Giornale ha intervistato l’ex direttore dell’Istituto neurologico Besta di Milano, il neurologo Gennaro Bussone, per cercare di capire cosa possa davvero aver causato l’improvviso malore a Nadia Toffa, mentre la prognosi resta riservata e non sono stati comunicati prossimi altri bollettini medici al San Raffaele. Secondo lo studioso, dai pochi elementi che sono stati resi noti in queste ultime ore, «Si può trattare di un attacco epilettico oppure si è verificata un’emorragia cerebrale oppure un aneurisma, ovvero la rottura di un vaso arterioso del cervello che può creare un’emorragia cerebrale a volte fatale». Aneurisma e ischemia erano state in qualche modo escluse dalle fonti in mano al Corriere della Sera, ma il mistero comunque resta solo stato di salute e lo sviluppo futuro delle sue condizioni, ora comunque molto buone e migliorate rispetto a ieri. È una patologia che può colpire tutti anche i più giovani, spiega ancora il neurologo, anche «può essere a volte un fatto congenito. Bisogna stare attenti alle improvvise cefalee, fortissime, che si chiamano cefalee sentinella. Quando appaiono senza preavviso è meglio farsi visitare da uno specialista senza perdere tempo». Da ultimo l’esperto, sempre al Giornale, ha sottolineato come la tempestività in questi tipi di malori è davvero fondamentale: «Sono situazioni che vanno immediatamente affrontate, entro le prime ore dal malore. Dinnanzi a una patologia che può portare alla morte è sempre necessaria effettuare una diagnosi precoce. Prima viene fatta e prima si hanno possibilità di intervenire o chirurgicamente o clinicamente e poter recuperare al cento per cento il paziente». Così per fortuna è avvenuto sabato pomeriggio, con il malore in una hall d’albergo. (agg. di Niccolò Magnani)
SELVAGGIA LUCARELLI VS HATER: “ANCHE L’AFFETTO DEVE FARE RUMORE”
Selvaggia Lucarelli, atto secondo: dopo aver spiegato ieri che gli haters di Nadia Toffa andavano lasciati ai margini perché molto pochi rispetto ai tanti che hanno inondato di affetto la tosta invita delle Iene, ancora oggi torna sui social a spiegare meglio la sua versione non banale e la sua concreta battaglia (questo già più “nei canoni” del Selvaggia-pensiero) contro il cyberbullismo. «Nadia, prima che si sentisse male, era da giorni nel mirino degli hater per il servizio sul Gran Sasso. Attenzione: parlo di hater, non di chi criticava legittimamente il servizio. (me compresa). Proprio un paio di giorni prima dell’accaduto, guardavo su Twitter e fb quello che le scrivevano e facevo l’ennesima, mesta riflessione su quanto livore si riversi sul web, su quanto qualsiasi inciampo altrui dia modo ai frustrati di sparare un ‘mi fai vomitare’ o ‘cog…na’ che avevano in canna per il vicino di casa che parcheggia male o per uno stipendio basso», spiega la giornalista su Facebook. Poi il malore, la paura e gli altri insulti arrivati contro l’inviata delle Iene: «Gli hater non sono la maggioranza, sono solo e sempre i più rumorosi. I fan invece sono più silenziosi, ma probabilmente la maggioranza. La morale quindi qual è? È che anche l’affetto dovrebbe imparare a far rumore. Gli hater vanno bloccati, isolati, lasciati a margini. Vanno denunciati quando è il caso. Sputtanati, quando è il caso». (agg. di Niccolò Magnani)
SIMONA VENTURA, L’ATTACCO AI “VERMI DA TASTIERA”
Mentre Nadia Toffa combatte ancora in ospedale nel tentativo di capire in queste prime fasi di riabilitazione molto lieve – resta infatti ancora intubata, da quanto ne sappiamo dopo il racconto fatto ieri sera alle Iene – cosa realmente l’abba colpita sabato pomeriggio, sui social continua la “lotta” tra gli haters e i fan della Toffa, con altri insulti e altre prese di posizione molto forti. Sembra che però nessuno o quasi abbia dato molto retta a Selvaggia Lucarelli che invitava a non dare troppo risalto ai (pochi) odiatori che non reggevano il numero e il peso dei tantissimi messaggi di affetto che arrivavano e arrivano ancora mentre la Toffa è in rianimazione. Parla Simona Ventura che in maniera non banale prova a richiamare la stessa acuta osservazione della Lucarelli, con una punta in più di “pugnace” reazione: «Ho preferito aspettare , ma ora che Nadia Toffa sembra stare meglio, la abbraccio fortissimo #ForzaNadia #nadiatoffa. Per quanto riguarda gli idioti da tastiera (e non), sono esistiti anche prima dei social. Ribattere a questi vermi significa solo amplificare le loro gesta». Una Super Simo in grande forma che poi risponde anche i primi due follower che le replicano ammettendo che di essere cascati nella dialettica poco sensata con quegli stessi haters: «Concordo Simo!!!!!! Anche se un (fai schifo) a qualcuno mi é scappato», con la Ventura che prontamente risponde ammettendo, «quello anche a me (ma nella mia mente!)». (agg. di Niccolò Magnani)
Ho preferito aspettare , ma ora che @NadiaToffa sembra stare meglio , la abbraccio fortissimo #ForzaNadia #nadiatoffa . Per quanto riguarda gli idioti da tastiera ( e non ) , sono esistiti anche prima dei social. Ribattere a questi vermi significa solo amplificare le loro gesta .
— Simona Ventura (@Simo_Ventura) 3 dicembre 2017
IL SILENZIO DEI MEDICI
Dopo le sorprese ieri sera e il racconto delle Iene in diretta sulla condizioni di Nadia Toffa, resta il mistero su cosa realmente possa averla colpita sabato pomeriggio nell’albero di Trieste. Un’ischemia? Un ictus? Un altro tipo di patologia cerebrale? Oppure ancora altro ancora: non lo sappiamo, non lo sanno le Iene ma al momento anche i primari medici che l’hanno in cura – Pietro Mortini e Luigi Beretta dell’Ospedale San Raffaele di Milano – non si sono espressi e hanno tenuto riservata ancora la prognosi. La neurorianimazione che stanno sottoponendo alla Toffa dovrà dare qualche risposta: è fuori pericolo, ma resta delicata la sua posizione, come ha ribadito anche il “papà” delle Iene, Davide Parenti ieri sera al Corriere. «Non si è capito esattamente che problema abbia avuto Nadia, sta facendo accertamenti in ospedale ma l’abbiamo sentita. È vigile, presente e come sempre simpatica». Da quanto si è scoperto da fonti vicine alla Toffa rilanciate dal Corriere della Sera, il malore non sarebbe da attribuire ad aneurismi o ictus: ma allora resta da capire di cosa abbia sofferto Nadia Toffa (che è ancora intubata, come hanno confermato anche le Iene ieri sera durante la puntata) anche se resta il punto più importante, è finalmente fuori pericolo di vita. (agg. di Niccolò Magnani)
IL SALUTO DEI TRE CONDUTTORI
Sono state 30-32 ore terribili per tutta la redazione delle Iene, oltre che per Nadia Toffa. Lo hanno spiegato i colleghi Nicola Savino, Giulio Golia e Matteo Viviani (qui il video). Nella puntata di oggi, quella che avrebbe dovuto condurre l’inviata, hanno parlato anche del trasferimento da Trieste all’ospedale San Raffaele di Milano. “A Trieste l’hanno trattata benissimo, ora l’hanno portata a Milano per farla stare vicina ai suoi affetti”, hanno raccontato. Poi hanno fornito le ultime notizie sulle sue condizioni di salute, senza entrare nello specifico: “Ora Nadia è fuori pericolo di vita. Stanno facendo gli accertamenti, è solo piena di tubi”. Al termine del saluto hanno fatto scorrere alcune foto della conduttrice, mentre durante la pubblicità hanno anche realizzato un video che è stato pubblicato sui social subito dopo. “Nadia, siamo qui io e alcuni amici. Volevamo salutarti e dirti una cosa…”. E parte il saluto caloroso del pubblico in studio. Clicca qui per il video-saluto dei tre conduttori delle Iene. (agg. di Silvana Palazzo)
NADIA TOFFA, COSA È SUCCESSO?
Nadia Toffa sta meglio: è stata la stessa inviata de Le Iene Show a rassicurare tutti con un messaggio dall’ospedale San Raffaele di Milano. Ma cosa le è successo esattamente? Lo ha spiegato il programma di Italia 1, ricostruendo le ultime ore vissute da Nadia Toffa e a distanza da tutta la redazione. “Poco prima delle 13 ci è arrivata una telefonata da Trieste”, comincia il racconto dei conduttori, Nicola Savino, Giulio Golia e Matteo Viviani. L’inviata era lì per un servizio, poi il malore nella hall dell’albergo. “Ci hanno detto che è crollata a terra per un malore. Questa era l’unica cosa che sapevamo, non sapevamo che altro le fosse successo. Abbiamo pensato anche ad un’aggressione, qualsiasi cosa”, prosegue il racconto delle Iene. Vengono subito chiamati i soccorsi, quindi arriva l’ambulanza che l’ha portata subito al pronto soccorso dell’ospedale Cattinara: “Lì abbiamo saputo che è arrivata in codice rosso. Abbiamo smesso di respirare”.
LA RICOSTRUZIONE DELLE IENE
La notizia del malore di Nadia Toffa ha seminato il panico all’interno della redazione de Le Iene Show. “Tutti ci siamo messi in macchina e siamo andati a Trieste, ma per la legge sulla privacy ai non parenti non venivano fornite informazioni”, hanno spiegato i conduttori di oggi, Nicola Savino, Giulio Golia e Matteo Viviani. Sono state ore difficili, di paura e confusione: “Ci si è gelato il sangue addosso”. Alle 18.30 di ieri pomeriggio è poi arrivata una bellissima notizia: “Ci hanno detto che si era svegliata e che stava un po’ meglio. Abbiamo ricominciato a respirare, ci siamo abbracciati e ci siamo emozionati”. Il racconto prosegue con la voce emozionata dei colleghi di Nadia Toffa. C’è stato anche spazio per qualche sorriso: “Quando era in elicottero ha detto: ‘Che bello, mi faccio un giro gratis’”. I retroscena non sono finiti qui: “C’è un aggiornamento di due ore fa: sembra che abbia chiesto ad un medico di uscire per presentare oggi. Questo la dice lunga…”. Ma ora come sta Nadia Toffa? “È fuori pericolo di vita, ma è intubata”, hanno fatto sapere i colleghi delle Iene, il cui racconto si è concluso con il caloroso applauso del pubblico in studio.