Bobbio in Emilia-Romagna
Il piccolo comune di Bobbio, nella provincia di Piacenza, rappresenta l’Emilia-Romagna nella finale del concorso “Il Borgo dei borghi”, in onda su Rai 3 domenica 1° aprile. Una comunità che conta circa 3.600 abitanti e si sviluppa a un altitudine sul livello del mare di 272 metri nella media val Trebbia in un territorio che è stato abitato sin dall’epoca neolitica grazie a insediamenti di celti e liguri. Tuttavia le vere origini di Bobbio sono di natura romana e si sviluppò sotto la dominazione imperiale sin dal 14 a.C. e fino al IV secolo, con il crollo dell’Impero romano. Il primo nome di questo borgo era Bobium e con l’avvento dei Longobardi fu annessa al ducato di Sundrarit. La storia del borgo è legato alle vicende dell’Abbazia di San Colombano che venne edificata nell’anno 614 dal missionario di origini irlandesi Colombano. Con il passare degli anni l’importanza di Bobbio al pari di Montecassino, crebbe in maniera rilevante diventando un vero e proprio centro culturale anche in ragione della caduta del regno dei Longobardi e l’arrivo dei Franchi sotto la guida di Carlo Magno. È proprio questo il periodo di massimo splendore per Bobbio con un percorso di crescita che portò nell’anno 1014 al titolo di città soprattutto in ragione del fatto che divenne sede vescovile.
San Colombano e il Ponte Gobbo (Borgo dei Borghi 2018)
Il primo comune di Bobbio fu creato nel XII secolo e aderì alla Lega Lombarda per poi diventare possedimento di alcune importanti e potenti nobili famiglie italiane come i Visconti, i Malaspina, i Dal Verme e quindi ai Savoia. Inutile sottolineare come tra i simboli e i luoghi più visitati di questo borgo ci sia per l’appunto l’Abbazia di San Colombano che attualmente è possibile ammirare nel suo inconfondibile stile romanico-gotico. È diventata famosa nei secoli medievali soprattutto per il suo scriptorium, nel quale erano presenti un catalogo di oltre 700 codici e conservò ben 25 testi in latino dei 150 più antichi esistenti al mondo. Al suo interno è presente la cripta di San Colombano e inoltre c’è anche un meraviglioso altare e l’annesso museo nel quale sono conservati reperti di grandissimo valore. Di grande fascino è anche il Duomo di Bobbio, consacrata nell’anno 1075 e costruita in stile romanico con pianta a croce latina e due campanili. La facciata invece è stata ristrutturata nel corso del XIV secolo. Altro simbolo di Bobbio è il cosiddetto Ponte Gobbo noto anche Ponte del Diavolo. Si tratta di un antico ponte di profilo irregolare della lunghezza di 273 metri costruito in epoca romana e perfettamente conservato. A Bobbio ci sono artigiani che ancora oggi costruiscono pifferi, clarinetti e flauti dolci. Tra le tante attività possibili ci sono tanti generi di escursioni da effettuare ad esempio in bici, a piedi e a cavalli o in canoa sul fiume Trebbia. Uno dei piatti culinari tipici di Bobbio è rappresentato dai maccheroni alla bobiense con lo stracotto.