Protagonista della Festa del Libro e della Lettura all’Auditorium Parco della Musica, Piero Angela ha rivelato il suo concetto di felicità, che oggi, dopo il grande successo che ha ottenuto con la sua divulgazione scientifica, assume sempre di più la forma del suo ultimo libro. Felicità, ha infatti ammesso, è “avere il primo libro tra le mani”, un libro dal titolo “Il mio lungo viaggio” e che, come il nome suggerisce, ripercorre il lungo cammino dello scrittore. Per la prima volta, infatti, Piero Angela ha scelto di percorrere una strada differente, mettendo nero su bianco non più la scienza, ma la sua intera esistenza: “La mia scrittura è di divulgazione scientifica. ‘Il mio lungo viaggio’ è diverso, racconta la mia vita”, ha confermato infatti lo scrittore, che ha rivelato di aver realizzato tutti i suoi 38 libri scrivendo senza il supporto della tecnologia: “Io scrivo a mano, non a macchina, tanto meno al computer. Poi passo tutto a una copista bravissima. È come essere un artigiano. La scrittura è uno stress creativo, positivo”.
“MIA MOGLIE È STATA UNA SANTA”
Grazie alla sua divulgazione scientifica, Piero Angela ha ottenuto ben dieci lauree honoris causa, ma il titolo di studio – assicura – non va di pari passo con la cultura: “Tutti abbiamo bisogno di capire. Se una persona ha titoli di studio non vuol dire che sia colta. La scuola per me è sempre stata di una noia mortale, una punizione. Se fossi un insegnante farei quello che faccio in tv. È il modo di raccontare le cose più creativo, pieno di curiosità e aneddoti”. Nelle sue dichiarazioni, anche un pensiero a sua moglie, alla quale ha riservato parole di grande affetto: “È stata una santa. Il nostro è stato un colpo di fulmine. Lei era una ragazza, faceva la danzatrice, quando ci siamo conosciuti e ha rinunciato alla carriera per venire con me a Parigi. Poi sono nati subito i figli”. E per lei, che negli anni non gli ha mai fatto mancare il suo supporto, sono arrivate anche parole di ringraziamento: “Ho avuto da lei la possibilità di fare cose che da solo non avrei fatto. Mi ha incoraggiato e criticato”.