Quale sarà il futuro della fiction di Raiuno “Il paradiso delle signore”? Al momento è tutto in alto mare dopo il mancato accordo tra la Rai e i lavoratori della sede di Torino. La tv di stato, per 9 ore di lavoro giornaliere, come fa sapere La Repubblica di Torino aveva offerto un incentivo di 25 euro al giorno e una tantum da 800 euro. Un centinaio di persone avrebbe dovuto lavorare per 220 giorni per realizzare 180 puntate. Il mancato raggiungimento dell’accordo, però, mette in bilico quella che era un’operazione ambiziosa della Rai mentre per il capoluogo piemontese si tratterebbe di un’occasione mancata. “Un’occasione mancata – dicono Rai e Comune – che avrebbe potuto consentire, quale volano di sviluppo dell’audiovisivo sul polo torinese, il rilancio delle produzioni Rai su Torino”. La Rai, inoltre, fa sapere che il mancato accordo “non pregiudica la più ampia collaborazione istituzionale tra Rai e Città di Torino considerata l’importanza della presenza Rai nel capoluogo piemontese” (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
FICTION A RISCHIO
Una delle più amate fiction della Rai, “Il Paradiso delle Signore”, potrebbe essere arrivata al capolinea. Le nuove puntate sono a rischio a causa del mancato accordo con i dipendenti della tv di Stato e le maestranze che lavorano alla realizzazione della fiction, fino a questo momento realizzata a Torino. L’intenzione della produzione è naturalmente quella di proseguire, ma di sicuro non sarà più il capoluogo piemontese la casa de “Il Paradiso delle Signore”. Per il nuovo accordo di lavoro proposto dalla Rai per girare la fiction, il verdetto dei lavoratori è stato perentorio: 49 addetti si sono espressi a favore dell’intesa, 86 hanno scelto il no e gli altri 37 si sono astenuti. E dunque il trasloco sarà realtà.
NAPOLI ALL’ORIZZONTE
Come direbbe quella vecchia canzone, traslocare sì, ma dove? Per il “Paradiso delle Signore” sembra proprio che la nuova casa sarà Napoli, dove la Rai gira già una storica soap opera, “Un posto al sole”. La scelta potrebbe però avere delle ripercussioni visto che Torino è stata negli ultimi anni un vero e proprio feudo per le fiction Rai, nel capoluogo sabaudo sono state girare produzioni di grandissimo successo come “Non uccidere”. L’accordo però non è stato accettato dai lavoratori: la proposta dell’azienda prevedeva un aumento di un centinaio di euro della paga ma prevedeva un progetto di «5 giorni + 1» di lavorazione per dieci ore ogni giorno: eccessivo per i lavoratori che hanno contestato anche il fatto che dovessero essere girati almento quarantacinque minuti effettivi della fiction ogni giorno.