Ospite di questa puntata di E poi c’è Cattelan è l’ex rugbista e capitano della Nazionale, Martin Castrogiovanni. Un esempio sia per il suo comportamento in campo che fuori dal rettangolo di gioco. Un personaggio che ha dovuto affrontare una terribile malattia, sconfitta con tanta forza di volontà e grinta. A proposito della sua malattia e della sua nuova vita dopo l’addio al rugby, in un’intervista al quotidiano Il Corriere della Sera, Castrogiovanni ha raccontato: “Perché non seguo più il rugby? Cosa è successo? Nulla di particolare, io sono così, le partite non mi è mai piaciuto guardarle da spettatore, amavo vederle da dentro al campo. Adesso faccio altro, ma la televisione nulla mi toglie di quello che mi ha regalato il mio sport: mi ha dato le regole che hanno tracciato la mia vita, gli amici, i riferimenti. Semplicemente, adesso si cambia”. Nella stessa intervista ha parlato del neurinoma al plesso per il quale alcuni medici gli avevano dato soltanto 6 mesi prima e che fortunatamente è riuscito a sconfiggere tornado in campo ad un solo mese di distanza dall’intervento a cui si è sottoposto a Milano.
MARTIN CASTROGIOVANNI, UN’AMICIZIA PARTICOLARE CON BEBE VIO
Martin Castrogiovanni oltre ad essere un grandissimo campione di sport è anche una persona gentile, premurosa e di grande modestia. In una recente intervista rilasciata nel corso della manifestazione Ski4Sport, un weekend organizzato da Art4Sport (un’associazione per i bambini amputati), Castrogiovanni ha parlato dell’amicizia nata con Bebe Vio. In particolare l’ex rugbista ha voluto raccontare di come sia nata la loro amicizia e di come la Vio sia fonte d’ispirazione per tutti: “Una volta in programma Tv, lei disse che il suo sogno era conoscere Francesco Totti e me. Appena l’ho saputo, ero in viaggio con la Nazionale, mi sono procurato il suo numero, l’ho chiamata. Le ho detto: Guarda che sono io che devo conoscere te. È successo tanti anni fa. Avevo ancora tutti i capelli, non li stavo perdendo ancora. Cosa mi piace di lei? Di lei che non si abbatte mai: mi ha insegnato il modo in cui va vissuta la vita. Con il sorriso”.