Di recente la cantante Lina Sastri è stata preda di numerose critiche. Tutto è seguiro al terremoto verificatosi a Ischia, dove la Sastri si trovava per le vacanze e dove è poi fuggita dopo la terribile scossa. Alcune dichiarazioni allarmistiche fatte dalla cantante non sarebbero però piaciute; da qui le critiche alle quali la Sastri ha poi risposti su Facebook: “Mi ferisce questa lapidazione mediatica – ha aggiunto l’attrice – a cui sono sottoposta in questo difficile momento del terremoto. Che l’isola si scagli contro di me, facendo una triste comparazione fra me e la Ferilli, tra l’altro mia cara amica, l’una resta, l’altra scappa e l’altra sarei io, è un grande dispiacere. – e ancora – Il giorno dopo, avevo già il biglietto, sarei dovuta partire alle 9.15. E invece, dopo una notte insonne, da sola e con la mia gattina spaventata, ho anticipato la partenza alle 6.50 e sono tornata a Roma per portarci anche la gatta senza fare nemmeno i bagagli. […] Ero impreparata alle domande di una giornalista e sinceramente, semplicemente, ho detto della mia paura, della mia partenza. Ma non me ne pento. Avere paura non è una colpa, ero sola, la mia gatta era spaventatissima, come me”. (Anna Montesano)
“MI MANDA PICONE”
Domani sera su Techetechetè potremo ammirare la cantante e attrice Lina Sastri in coppia con un’altra grande donna di spettacolo della nostra storia come Catherine Spaak. Insieme a queste due colonne del cinema e in generale del mondo dello spettacolo italiano potremmo rivivere alcune canzoni dell’epoca che forse avevamo accantonato in un angolo della nostra memoria. Vedremo, infatti, Lina Sastri cantare un brano scritto e composto da Pino Daniele intitolato ‘Assaje’, che fu una delle tracce della colonna sonora dell’indimenticabile film ‘Mi manda Picone’, del 1984. Grazie a quel film Lina Sastri, che interpretava il ruolo di Luciella, si mise in mostra per la prima volta di fronte al grande pubblico, diventando una delle attrici più importanti del nostro panorama. In quel cast c’era anche un signore di nome Giancarlo Giannini, un’altra colonna del cinema italiano, che interpretava l’indimenticabile ruolo di Salvatore Cannavacciuolo. Grazie a quel film Lina Sastri si impose, dunque, ma per sua scelta personale decise poi di volare basso e di rimanere con i piedi per terra per questioni strettamente personali.
LINA SASTRI RINUNCIO’ A TUTTO PER L’AMORE
In un’intervista recente, Lina Sastri ha commentato in modo piùttosto agrodolce la sua carriera di attrice. Una carriera che è stata comunque grande ma che, a sentire lei, sarebbe potuta esserlo molto di più. Dopo il successo planetario di ‘Mi manda Picone, infatti, Lina Sastri riceveva chiamate da tutte le parti per poter recitare in altri film. Era l’onda lunga del successo, cosa che accade assai di rado per un attore. ‘Dissi no praticamente a tutti’. – racconta l’attrice oggi 63enne – ‘Ma avevo un amore che occupava il mio cuore…’ Una scelta coraggiosa, quindi, quella di Lina Sastri, che preferì tenersi cari gli affetti piuttosto che vivere una vita di successi. Chissà, magari dietro a quelle richieste c’era anche Hollywood. L’attrice napoletana, però, non ha mai smesso di essere una donna prima che un personaggio, ragion per cui mise la vita privata posto che riteneva congruo. ‘Penso di essere un personaggio un po’ atipico…’ – continua Lina Sastri – qualche volta guardato con un certo sospetto.’ La grande attrice oggigiorno si occupa principalmente di teatro.
IL FURTO DELLA DEDICA DI EDUARDO
Qualche anno fa, nel giugno 2013, Lina Sastri subì un furto nella propria casa di Roma. I ladri misero tutto a soqquadro, anche se non rubarono molte cose di valore, tranne una in particolare: la dedica personale a Lina Sastri del grande Eduardo De Filippo. In questa dedica, vergata a mano di suo proprio pugno, Eduardo aveva dedicato una frase alla ‘bella Lina, che diventa più bella quando va in scena’. Un ricordo, un oggetto dal valore affettivo smisurato per la famosa attrice napoletana e che le era stato tolto dai ladri senza colpo ferire. Nei giorni immediatamente seguenti, infatti, la donna aveva vibrantemente richiesto la restituzione (chiaramente in forma anonima) della preziosa dedica, anche per posta. Rispetto agli altri oggetti rubati quello era l’unico che possedeva un vero e proprio valore per la protagonista di ‘Mi manda Picone’, tant’è che troneggiava incorniciata e appesa al muro. Un vero e proprio dolore per un’attrice che lungo l’arco di tutta la sua carriera ha dato molto al nostro cinema, alla nostra musica e, soprattutto, al nostro teatro per tanti e tanti anni.