IL NUOVO APPUNTAMENTO CON REPORT
Il nuovo appuntamento di lunedì prossimo con Report (ore 21.05, Rai 3), il programma di approfondimento investigativo e di reportage giornalistici su alcune delle inchieste più scottanti, porterà sotto la lente di ingrandimento diversi argomenti: infatti il 58enne conduttore Sigfrido Ranucci, oramai saldamente al timone dopo l’avvicendamento avvenuto nel 2016 con la storica “padrona di casa” Milena Gabanelli affronterà alcuni temi molto differenti tra di loro, a partire dal cosiddetto marketing genetico, fino ad arrivare ai tatuaggi e alla questione relativa al grano trattato. In particolare, nell’appuntamento di questo lunedì i riflettori, o meglio la copertina del programma, saranno dedicati al servizio che Giorgio Mottola ha dedicato alla corsa ad accaparrarsi fette di business nel mondo della ricerca attorno al DNA e che vede coinvolti persino i giganti del web 2.0 quali Google, Facebook e Microsoft. Non solo: Manuele Bonaccorsi si è invece interessato al grano duro che viene usato per produrre la pasta che mangiamo tutti i giorni, andando in Canada per scoprire come mai l’Italia compri dei prodotti coltivati attraverso un largo ricorso al famigerato glifosato.
LE ALTRE INCHIESTE DELLA PUNTATA
Ma non saranno solo questi i temi che verranno affrontati lunedì sera su Rai 3 nella nuova puntata di Report. Infatti, nel “contenitore” di Sigfrido Ranucci ci sarà spazio anche per una inchiesta su di un altro tema molto à la page, vale a dire la controversa ripartizione delle risorse per la ricerca scientifica che ogni anno viene fatta dall’Anvur (servizio di Giulia Presutti), come pure un lungo approfondimento su un tema di cui Report si era già occupato in passato, vale a dire alcuni aspetti poco chiari del mercato dei diamanti, dove si è scoperto che due importanti aziende vendevano a prezzi quasi raddoppiati rispetto al reale valore (inchiesta firmata da Emanuele Bellano). Infine, ci sarà anche un servizio, realizzato da Alessandra Borella, dedicato all’universo dei tattoo e il cosiddetto “far west” legislativo che regna sovrano in materia, dato che manca anche una normativa europea ad hoc e a rischio c’è la salute di milioni di persone.