“Harvey Weinstein non è uno stupratore, ma un dominatore”, così torna a far discutere lo psichiatra Raffaele Morelli, attorno a cui è scoppiata la bufera per altre dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi. “In ogni donna è presente, sempre, il fatto di poter usare la seduzione per ottenere un vantaggio. Ogni donna può diventare una prostituta”. Il concetto è stato ribadito a Le Iene Show, ed è ovviamente destinato a far discutere. Matteo Viviani lo ha incontrato per questo, per avere delle spiegazioni, ma Morelli ai suoi microfoni ha ribadito quanto aveva precedentemente affermato. Secondo lo psichiatra, le attrici che hanno denunciato il produttore americano per molestie “non avevano capito che i produttori sono persone fredde e manipolatrici, capaci di individuare e sfruttare ogni situazione di debolezza”. Harvey Weinstein, sostiene Morelli, non cercava piacere sessuale, “ma voleva solo dominare e umiliare quelle attrici in virtù del suo potere”. Non è quindi uno stupratore, ma un uomo “che esercita la sua azione di dominio come modalità relazionale”. Dovrebbe quindi ammettere i suoi problemi e rivolgersi ad uno psicoterapeuta: “Lo ha mai visto ridere? Le donne che gli sono accanto hanno gelo e paura negli occhi. Come fai a vivere in un mondo a cui fai paura? Pensa che tormento dentro deve avere…”. Quelle attrici, dunque, non avevano capito “che i produttori sono persone fredde e manipolatrici, capaci di individuare e sfruttare ogni situazione di debolezza. Weinstein, ad esempio, non cercava piacere sessuale, ma voleva solo dominare e umiliare quelle attrici in virtù del suo potere”. Clicca qui per vedere il servizio de Le Iene.
“SIN DA PICCOLI L’AFFETTIVITÀ È LEGATA AI VANTAGGI”
Per il dottor Raffaele Morelli quello di Harvey Weinstein non è da considerare un caso di violenza sessuale: “Non esistono donne sante, tutte mirano a ottenere vantaggi, che non sono necessariamente economici, ma anche affettivi”. Quando si è giovani si vive in una psicologia sognante, quindi si è più facilmente preda dell’uomo dominatore: “La violenza, quindi, è psicologica ma non sessuale. Ma se dovessimo portare la violenza psicologica in tribunale, sarebbe coinvolto il 90% della popolazione di un paese”. Lo psichiatra a Le Iene Show ha spiegato dunque la figura del dominatore, differenziandola dallo stupratore, come individuo privo di coinvolgimento emotivo che vuole umiliare la vittima e vederla sottomessa. Quella soddisfazione personale a cui concorre, che non è piacere, è alimentata dalle donne stesse, che permettono al dominatore di trovare e intaccare le loro fragilità interiori. “Dentro quella seduzione per ottenere un vantaggio c’è prostituzione. Non esiste solo la prostituta di strada, ci sono donne che si concedono per avere vantaggi, anche affettivi. Pensi ad una bambina, a cui compri una bambola per avere un bacio. Così si semina il concetto che l’affettività è legata a dei vantaggi”. Si fa dunque bene a parlare di ciò per “posizionare” il problema, ma anche per spingere le donne a non farsi usare: “Una persona che si è prostituita per il successo dopo anni si sente sporca. Ogni donna può diventare una prostituta, perché quelle attrici pensavano di poter condurre le danze”. Per Morelli solo convivendo in silenzio con la prostituta che è in sé, si può conoscere la maturità. Ma c’è un’altra dichiarazione che fa discutere: “Come fai a denunciare se sei stata consensualmente a letto con lui? La donna santa non esiste”.