Questa sera, martedì 7 novembre, alle 21.10 su La7 va in onda un nuovo appuntamento di diMartedì, condotto da Giovanni Floris. Per la puntata di oggi era previsto il confronto tra Matteo Renzi e Luigi Di Maio. Ma ieri, dopo l’esito delle elezioni regionali in Sicilia, il capo politico del Movimento 5 Stelle ha annullato il confronto con il segretario del Pd: “Avevo chiesto il confronto con Renzi qualche giorno fa, quando lui era il candidato premier di quella parte politica. Il terremoto del voto in Sicilia ha completamente cambiato questa prospettiva. Mi confronterò con la persona che sarà indicata come candidato premier da quel partito o quella coalizione”, ha scritto Di Maio su Facebook. Il pentastellato ha affondato il colpo sul Pd, che alle regionali siciliane ha raggiunto il 13%: “Il Pd è politicamente defunto (…) non sappiamo neanche se Renzi sarà il candidato premier del centro sinistra. Anzi, secondo le ultime indiscrezioni riportate dai media, a breve ci sarà una direzione del Pd dove il suo ruolo sarà messo in discussione. Il nostro competitor non è più Renzi o il Pd. Combattiamo contro l’indifferenza che genera l’astensione”.
IN STUDIO ALESSANDRO DI BATTISTA
La decisione di Di Maio è stata molto criticata sui social: “un leader dovrebbe onorare gli impegni presi”, “il tuo atteggiamento è patetico” e “hai solo paura del confronto con Renzi”. scrivono alcuni utenti su Facebook commentando la dichiarazione del leader del M5S. Decisione anche dai “grillini”: “Mi dispiace ma stavolta Di Maio ha sbagliato alla grande… Non si può rompere le balle per anni chiedendo un confronto con Renzi e annullarlo poi il giorno prima… Grosso errore, e lo dico da elettore Cinquestelle”. Matteo Renzi, invece, ha confermato la sua presenza nello studio diMartedì: “Evitiamo qualsiasi dichiarazione, facciamo domani il confronto, o quel che sarà”, ha detto il segretario del Pd ai giornalisti a Firenze. Stando alle fonti del Movimento 5 Stelle, sembra che sarà Alessandro Di Battista ad andare in tv a diMartedì al posto di Di Maio. Quello tra Di Battista e Renzi, però, non sarà un faccia a faccia ma un un “confronto indiretto” in cui i due saranno intervistati separatamente e in due momenti diversi.