Alessio Lo Passo è tornato in libertà dopo la condanna a tre anni di reclusione diventata definitiva lo scorso maggio. L’ex tronista di Uomini e donne era stato accusato per l’estorsione avvenuta ai danni di un chirurgo estetico nel 2014 ed era stato condotto in carcere dai Carabinieri del Comando Provinciale di Milano lo scorso aprile. Il motivo del contendere erano delle minacce ai danni di tale medico che, secondo l’ex tronista, non avrebbe eseguito nel migliore dei modi un rittocchino al naso. Le dure parole ricevute telefonicamente, avevano indotto tale chirurgo a rivolgersi alla Giustizia con le ben note conseguenze del caso. I dettagli di quanto accaduto sono stati chiariti da quotidiano La stampa che aveva precisato come il medico avesse informato Lo Passo dei problemi causati da un urto successivo all’operazione: ” Il chirurgo si mette a fare ricerche su internet e scopre un video della trasmissione Pomeriggio 5 nel quale Lo Passo, contattato telefonicamente da Barbara D’Urso, rivela di aver fatto a botte all’esterno di un locale per alcuni apprezzamenti fatti alla donna con cui era in compagnia. La rissa sarebbe avvenuta proprio nei giorni tra il primo e il secondo controllo medico“.
ALESSIO LO PASSO DI NUOVO LIBERO
La notizia della scarcerazione di Alessio Lo Passo è stata data qualche giorno fa da un suo amico, che ha scritto nel suo profilo Instagram: “Ben tornato Broo…quasi non ci credevo quando ti ho sentito prima al cell, la notizia di oggi mi ha cambiato la giornata,ti sei rialzato più forte di prima, ci vediamo molto presto Fratee Tvb“. Tra i vari commenti a questa dichiarazione è arrivato proprio quello di Lo Passo che si è limitato a ringraziare l’amico, rassicurandolo sulle sue condizioni di salute. Per quanto riguarda invece le varie fanpages dedicate all’ex tronista, per il momento tutto tace quindi dovremo attendere ancora del tempo prima di conoscere le dichiarazioni ufficiali del diretto interessato. Non è chiaro infatti se Alessio sia uscito dal carcere per assoluzione, per gli arresti domiciliari o per un altro provvedimento del giudice.