Avranno bisogno del massimo sostegno Elena Santarelli e il marito Bernardo Corradi per affrontare la malattia del piccolo Giacomo, il loro figlio di 8 anni chiamato ad affrontare un’importante battaglia per la propria salute. Interpellato rispetto al dramma vissuto dalla coppia dal portale Vita, Carlo Alfredo Clerici, dirigente medico presso il servizio di psicologia clinica all’Istituto nazionale dei tumori di Milano, ha rimarcato l’importanza di un sostegno psicologico per i genitori del malato:”Le persone si accorgono di questo ambito solo se capita il caso più famoso. Ma il vero miracolo è che nei centri di oncologia pediatrica ci sia anche il servizio psicologico, che per lo più non era previsto. Supporto che si gioca nel rapporto coi genitori o con le associazioni in un’ambito di sussidiarietà”. (agg. di Dario D’Angelo)
IL PERCORSO CHE ATTENDE SANTARELLI E CORRADI
Dopo il post su Instragram con cui Elena Santarelli ha parlato del “pugno nello stomaco” ricevuto insieme al marito Bernardo Corradi alla lettura della diagnosi del loro bambino si sono immediatamente accesi i riflettori sull’oncologia pediatrica, la branca che – da quel che si è avuto modo di capire – interessa la malattia del figlio della coppia. Il portale Vita.it ha sentito Carlo Alfredo Clerici, dirigente medico presso il servizio di psicologia clinica all’Istituto nazionale dei tumori di Milano, per capire il percorso di sostegno al quale andranno adesso incontro la conduttrice e l’ex calciatore della Lazio:”Nei grandi hub è previsto un servizio psicologico mentre nei piccoli centri c’è più che altro una cosulenza. La nostra pediatria ha due persone fisse dedicate. Questo perché la cultura medica intorno al bambino malato grave è un problema che coinvolge tanti attori diversi: il minore e la famiglia in primo luogo. Ma è anche un tema multidisciplinare perché coinvolge un sacco di altre sfere. Basti tenere presente che un bambino deve continuare ad andare a scuola e a relazionarsi frequentando i propri amichetti. La prima questione da affrontare è far atterrare le persone in un contesto traumatico molto duro. Ci sono la paura della morte e il dolore che non lascia molto spazio al pensiero. Situazioni aggravate spesso dall’esigenza di doversi trasferire lontano da casa. Il secondo step per importanza poi è costruire un rapporto di fiducia con il minore e i suoi genitori. È un’evidenza scientifica che se la persona arriva in un luogo che accoglie e non solo votato alla cura può superare il trauma e attivare le proprie risorse .Esiste naturalmente una prassi. Ma ogni caso è singolare. A differenza di una medicina che si muove su protocolli il nostro intervento è calato nella singolarità e cambia ogni volta, si adatta alle diverse situazioni che incontriamo”.
L’AFFETTO DEI SOCIAL
Un’ondata di affetto ha travolto Elena Santarelli da quando ha rivelato che suo figlio è malato. La confessione, però, ha spinto qualcuno a sfruttare la vicenda per strappare qualche “click” in più. E infatti la modella e conduttrice a loro si è rivolta con un post rabbioso, chiedendo rispetto. Una reazione che ha spinto le sue amiche a scendere in campo per lei. «Sei un grande esempio per tutte noi mamme. Invece di giudicare dovremmo tutti solo leggere la fine del post e aiutare la ricerca. So quanto hai bisogno di riservatezza e conosco la ragione del tuo post… Ed è per questo che sono orgogliosa di essere tua amica», ha scritto ad esempio Valentina Palumbo commentando il post di Elena Santarelli. Alla moglie di Bernardo Corradi ha scritto anche Ezia Modafferi, moglie dell’ex calciatore Roberto Baronio: «Da mamma e da tua amica posso solo apprezzare il coraggio che hai avuto nel rendere pubblico il tuo dolore! Ti sei esposta solo per ringraziare tutte le persone che ti sono state vicine e non vi hanno fatto sentire soli in questa battaglia! So io di quanta tranquillità e riservatezza hai bisogno in questo momento e nonostante tutto l’hai sacrificata per sensibilizzare tutti e spingerci ogni tanto a fare qualcosa per chi è meno fortunato! Sei il nostro esempio!». A lei ha replicato con un grazie e l’emoticon del cuore.
ELENA SANTARELLI, IL SOSTEGNO DI COLLEGHE E AMICHE
Da Alessia Marcuzzi a Cristina Chiabotto, dalla visagista Mimi Luzon all’ex Lollipop Roberta Ruiu, passando per l’imprenditrice Monica Achilli, il dj Nicola Zucchi e il make up artist Simone Belli. Sono tantissimi i messaggi di affetto per Elena Santarelli dopo aver rivelato il suo momento difficile, legato alla malattia del figlio. Tante le parole a sostegno della modella, conduttrice e attrice. Il post su Instagram pubblicato dalla moglie di Bernardo Corradi rappresenta però anche un invito a investire del denaro nella ricerca. La modella ha infatti pubblicato tre link di associazioni, come hanno fatto notare diversi utenti sui social. «Elena Santarelli oltre a parlare delle difficoltà che sta vivendo, ha condiviso un link per un’associazione no profit https://www.iragazzidellaluce.org/ . Spendiamo tanti soldi in ca**ate, ricordiamo che 5 euro ad un’associazione non fanno mai male», scrivono su Twitter.