In molti ricorderanno quando, pochi anni fa, Catherine Spaak fu scelta come concorrente per l’Isola dei Famosi ma, una volta arrivata e poco prima di iniziare l’avventura, si ritirò. Una decisione che sorprese tutti, in primis la conduttrice Alessia Marcuzzi che poi dichiarò: “Non me lo sono mai spiegato. Non l’ho capito e forse non l’ho neanche voluto capire. Si diceva che avesse avuto paura della barca o che avesse visto un serpente sulla spiaggia e si fosse spaventata. Non ho mai creduto a nessuna delle due ipotesi. Penso soltanto che a un certo punto non se la sia più sentita. Come ho detto è dura per chiunque”. Eppure a rivelare quella che sembra essere stata la motivazione ufficiale è stato Rocco Siffredi (concorrente quell’anno) che ha raccontato di come la Spaak abbia deciso di abbandonare dopo aver visto un video con militari locali che sparavano a dei cani. L’attrice, molto impegnata nella difesa dei diritti degli animali, non avrebbe digerito tale visione, tanto da decidere di andare via da quel luogo. (Anna Montesano)
“LA TV MI PRENDE A PICCOLE DOSI”
Catherine Spaak ha rappresentato senza ombra di dubbio un volto storico della storia del cinema italiano. Nonostante da diversi anni abbia deciso di centellinare le sue apparizioni sul grande schermo, resta ricordata per film che hanno cambiato il costume e influenzato la cinematografia italiana. Ha iniziato giovanissima la carriera, a quattordici anni in “L’Hiver” di Jacques Gautier, mentre il suo anno magico, in cui ha saputo decisamente “bucare” nel vero senso della parola il grande schermo, è il 1962. Anno in cui è stata protagonista di “La voglia matta” di Luciano Salce e soprattutto di “Il Sorpasso” di Dino Risi, nella parte della figlia di Bruno Cortona/Vittorio Gassman, un film che è rimasto nel cuore di tutti gli italiani. Bellezza eterea dal fascino straniero, essendo nata in Belgio, Catherine Spaak ha lavorato con tutti i grandissimi del cinema italiano, come Luigi Comencini, Sergio Sollima, Mario Monicelli.
PER CATHERINE SPAAK UN PASSATO COME CANTANTE
Così veloce e folgorante era stato l’esordio di Catherine Spaak nel mondo del cinema, tanto veloce è stata una discreta ritirata, con l’attrice che ha preferito dedicarsi a produzioni di qualità e ad esperimenti televisivi che negli anni Ottanta l’hanno vista protagonista di diverse serie tv, come “Benedetta & Company”, “La voglia di vincere”, “Affari di famiglia”, e film per la televisione come “E non se ne vogliono andare!” e il suo seguito “E se poi se ne vanno?”. Tra il 1981 e il 2000 Catherine Spaak ha girato solamente tre film, tutti negli anni Ottanta ovvero “Claretta” di Pasquale Squitieri, “L’ingranaggio” di Silvierio Biasi e “Scandalo segreto”, opera da regista di Monica Vitti. Tra il 1962 e il 1979 la carriera di Catherine Spaak è stata molto attiva anche come cantante, con ben ventiquattro singoli registrati, a partire da “Perdono/ Tu ed io” fino a “Pasticcio/Canterai se canterò”.
“SI PERDONO UNA GRANDE PROFESSIONISTA”
Negli ultimi tempi, Catherine Spaak è stata protagonista di diversi eventi culturali, che hanno visto l’attrice belga intervenire a diversi eventi culturali, alcuni fissati anche nelle prossime settimane come la Stagione Concertistica del Teatro Masini a Firenze, in cui il 3 novembre la Spaak presterà la sua voce ad una delle opere letterarie più amate di tutti i tempi, “Il Piccolo Principe” di Saint Exupéry. Da diversi anni Catherine Spaak apprezza la quiete e la privacy, ed anche in questa estate l’attrice ha scelto una meta tranquilla dove trascorrere le sue vacanze, avvistata nei pressi del porto di Termoli assieme alla sua famiglia, un’esperienza del tutto nuova come raccontato al portale termolionline.it: “Non ero mai stata da queste parti, ma sono stata a Pescara e in qualche altra località non molto lontana da Termoli con degli spettacoli teatrali.” E sulla sua assenza dal mondo dello spettacolo ha specificato: “Se proprio vogliamo dirla tutta, è la televisione di oggi che non mi vuole, mi reputa forse troppo vecchia. Ad oggi faccio ancora un po’ di teatro, ma in tv preferiscono “prendermi” a piccole dosi ogni tanto. Se hanno deciso così, peccato per loro, hanno perso un’ottima occasione per avere una grande professionista.”