Lo scandalo Weinstein ha messo in crisi il mondo dorato di Hollywood confermando quella che sembra essere una pratica diffusa per molti divi del cinema, della musica e dello spettacolo più in generale: pur di ottenere i favori di registi, colleghi e potenti personalità, giovani attrici e soubrette sono state vittime di molestie sessuali e a volte di vere e proprie violenze. Nelle ultime settimane celebrità planetarie hanno lanciato l’allarme su questa abitudine, facendo i nomi di coloro che in passato si sono macchiati di abusi, anche risalenti a diversi anni prima. Ma tra i tanti nomi balzati alle cronache in questo autunno 2017, c’è anche chi ha deciso di opporsi al desiderio del potente, anche a rischio di compromettere la propria carriera. È questo il caso di Jennifer Lawrence, l’attrice Premio Oscar che ha confessato di avere rifiutato le avances di un famoso regista: “Per questo sono stata punita e ho avuto paura che non mi avrebbe più chiamata nessuno. Ha messo a repentaglio il mio lavoro e la mia carriera”.
Jennifer Lawrence e il coraggio delle donne di Hollywood
Dopo avere ascoltato per giorni i nomi di coloro che, solo a distanza di anni, hanno denunciato di essere state vittime di molestie e abusi, è arrivato il momento di conoscere chi ha voluto mettere fin da subito le cose in chiaro, evitando di scendere a compromessi. L’Hollywood Reporter ha dedicato la sua ultima copertina a qqueste donne coraggiose, che alcune personalità di Hollywood in passato avevano etichettato come ‘difficili’. Insieme alla già citata Jennifer Lawrence, appaiono dunque anche Emma Stone, Jessica Chastain, Allison Janney, Saoirse Ronan e la cantante Mary J. Blige. Tutte loro hanno parlato delle loro brutte avventure vissute in passato e del timore di dover chiudere la propria carriera sul nascere. Continua infatti la Lawrence precisando: “Penso che molte persone non si facciano avanti per paura di non lavorare più. Devi avere la forza di dire ‘Questo è sbagliato’ e avere vicino qualcuno che faccia qualcosa, invece di qualcuno che ti dica ‘E’ sbagliato? Bene, sei licenziata”.