Quando al 49′ Samuel, con una tremenda capocciata, ha espugnato la difesa del Sassuolo, il popolo bauscia è balzato in piedi esultando e sventolando bandiere. Sono tempi grami per i nerazzurri, pochi anni fa questi inni e peana erano riservati alle reti che portavano la squadra in testa alla classifica, ora per festeggiare è sufficiente che la squadra, vincendo con la penultima in classifica, raggiunga il Verona al quinto posto a otto punti dal quarto. Milito e Palacio non segnano più e non si capisce perché si sia acquistato Icardi se poi non lo si fa mai giocare. Un buon acquisto pare Botta, ma si sa che Mazzarri non lancia mai un giovane. Ora con Guarin e il Profeta a centrocampo si potrà sperare di vedere un gioco migliore. Questo ci vorrà perché le prossime partite saranno con squadre di altro livello rispetto a quella del Presidente Squinzi che, se lotta come oggi, si salverà.
Delle prossime avversarie, la Fiorentina ha battuto un’Atalanta che ha sprecato tutto il possibile, mentre alla Maggica è stata annullata una rete per un fuorigioco che, rispetto a quelli nettissimi degli attaccanti juventini sui due gol al Verona, era più che inesistente.
Per giustizia e goduria di mezza Italia, il veronesino Gomez al 94′ ha riportato in equilibrio una gara che l’Hellas avrebbe potuto anche fare sua. Avevo definito ridicola la prestazione dell’Inter con la Juve, sono costretto a ripetermi per quella del Milan a Napoli. E sì che le cose per la seconda squadra di Milano si erano messe bene. Mentre i napoletani prendevano la squadra cacciavitesca a pallonate, con una discesa che anni fa era tipica di Guglielminpietro il nuovo acquisto milanista, il cui cognome tradotto in milanese suona Ciaparat, ha trovato il tiro della vita inchiappettando momentaneamente il Napoli. A quel punto gli azzurri si sono giustamente incavolati e hanno distrutto gioco e speranze milaniste. Mi sa che l’idillio con Seedorf stia tristemente finendo. Che ci sia un futuro per Stramaccioni al Milan?
Balotelli è uscito piangendo e dimostrando che, in fondo, è anche lui uno dei tanti ragazzi boriosi ma fragili della nostra epoca. Siamo in un periodo ove il bisogno più grande della nostra società è quello di…
…ridare ai nostri giovani i valori di base: l’onestà, il rispetto di tutti, la capacità di concorrere a sostenere le classi più deboli. Senza questi valori non si riuscirà mai a darci delle priorità nei nostri comportamenti e ci troveremo a disperarci per una sconfitta della nostra squadra anziché capire che si tratta, esclusivamente, di un avvenimento sportivo. Ben altri sono i problemi per cui piangere e reagire: la mancanza di lavoro e l’abbandono di chi ha bisogno.
Per il campionato vedo una Juve un po’ cotta che nella seconda parte delle gare va nettamente in crisi. Meglio così, la lotta scudetto si mantiene aperta e, pur nella sua pochezza, ci fa divertire. Siamo brava gente, ci accontentiamo di poco.