MILAN JUVENTUS – Senza limiti. Da San Siro esce una squadra che ha coraggio e testa. Il coraggio di affrontare il Milan – nonostante le assenze – senza particolare sudditanza e la testa nel sapere attendere il momento giusto per colpire. Compatta e ben disposta in campo la Juventus ha anche sofferto, ma era inevitabile al cospetto di una compagine che davanti al suo pubblico non voleva sfigurare. Ci ricorderemo a lungo tre volti di questa vittoria: Ale Del Piero, Andrea Agnelli e Gigi Del Neri. La Juve è ambiziosa come il suo capitano (ha superato Boniperti e ha ricevuto gli applausi di tutto lo stadio): Alex sta bene e se riesce a gestirsi al meglio può trascinare la Vecchia Signora verso grandi traguardi. In campo e in panchina dopo la sostituzione, il numero dieci bianconero ha distribuito entusiasmo e convinzione, trascinando i compagni al successo.
Le telecamere del Meazza hanno inquadrato più volte anche il presidente Andrea, che con passione (quella che vogliono vedere i tifosi) ha seguito minuto dopo minuto la prova dei suoi. Infine Gigi Del Neri si sta prendendo una rivincita nei confronti di quanti pensavano che non fosse in grado di allenare un gruppo difficile. Il tecnico di Aquileia era al settimo cielo perchè l’emergenza infortuni ha testimoniato che non ci sono calciatori insostituibili se si lavora di squadra, se si accorciano gli spazi e si aggrediscono gli avversari. Ha funzionato bene l’attacco, che si è sacrificato su ogni pallone e soprattutto ha impedito a Pirlo di far ripartire in tranquillità la manovra rossonera. Il successo contro il Milan è il segno di un gruppo che segue il suo allenatore senza porsi dei limiti. E’ innegabile che a questa Juve manchi qualcosa davanti (un bomber di peso), ma è altresì innegabile che ha un centrocampo di assoluto livello. Da questo punto di vista una nota di merito va data a Momo Sissoko, che sta ritrovando la giusta condizione e nella serata milanese si è fatto trovare pronto.
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Sarebbe un suicidio cederlo a gennaio, anche perchè Del Neri con il maliano in alcune circostanze o a gara in corso potrebbe pensare anche a un 4-3-3 offensivo con Krasic-Del Piero (Quagliarella)-Amauri (Iaquinta) nel trio davanti. Melo (sempre in gran spolvero), Aquilani, Sissoko e Marchisio hanno un’età anagrafica che permette alla Juventus di fare un progetto nel lungo periodo. Come Sissoko (l’abbraccio a Quagliarella in occasione del primo gol è il sintomo di uno spogliatoio coeso) anche Legrottaglie ha dimostrato di essere all’altezza, non facendo rimpiangere un trascinatore come Chiellini. Questo è lo spirito giusto per tornare a sognare.
(Luciano Zanardini)