Grande affluenza di studenti e visitatori all’istituto professionale Caterina da Siena per la giornata dedicata all’esposizione dei capolavori realizzati dagli studenti che hanno partecipato al progetto Lavorare per conoscere, conoscere per lavorare promosso da Diesse Lombardia per gli anni scolastici 2007-2008 e 2008-2009. Tra le scuole secondarie di I grado sono risultati vincitori:
1° premio: Scuola M. Kolbe di Vercurago (Lecco) con L’energia si trasforma e ci meraviglia: la catapulta e… Lampade a traforo, scatole carillon, elefantini sul piano inclinato, questi gli oggetti in legno perfettamente funzionanti. I ragazzi, nel corso dell’esperienza, hanno imparato “che siamo capaci di fare cose che ci sembravano impossibili… che l’errore può essere l’occasione per comprendere meglio qualcosa… che per fare bisogna ragionare…”
2° premio: Scuola media Ciresola di Milano con “Ceramica” rappresentante una cattedrale. I ragazzi hanno fatto tesoro dell’esperienza comunicata loro da François Michelin nel corso dell’incontro preliminare del progetto. Le tessere giganti che componevano la ceramica, nel corso della cottura sono andate in frantumi. I ragazzi non si sono scoraggiati e non sono ripartiti da zero, ma hanno reinterpretato il loro lavoro con il laborioso restauro dei pezzi, così come fece Michelin con i primi pneumatici.
3° premio: Istituto San Vincenzo Regina Mundi di Milano. Ispirati dalla lettura dei racconti di Asimov, i ragazzi hanno studiato come è fatto e come parla un calcolatore e come fornirgli le istruzioni attraverso un algoritmo e un ambiente di sviluppo. Poi, dallo studio delle onde (luce, suono e ultrasuoni) gli studenti hanno condizionato le scelte del robot facendogli svolgere azioni in base alle informazioni ambientali del programmatore.
Tra le scuole secondarie di II grado e Centri di Formazione Professionale sono risultati vincitori:
1° premio: La Nostra Famiglia di Bosisio Parini con Sedie in libertà: un gruppo di sedie destinate dal parroco alla discarica e prontamente recuperate dal professore che ha guidato i ragazzi nel restauro e nella nuova creazione di vere e proprie opere d’arte di squisita fattura, realizzate con stoffe preziose, intarsi in legno naturale e colorato, un mosaico dai colori cangianti e altre fantasiose lavorazioni. 1° premio ex aequo: La Nostra Famiglia di Castiglione Olona – operatori dell’artigianato artistico. Cassapanca e oggetti per l’arredamento di una cameretta per bambini. Tramite il metodo del brain storming, la classe si è chiesta cosa potesse realizzare che rispondesse a un bisogno per la vita quotidiana delle persone, a partire dalle proprie conoscenze e abilità tecniche. L’accuratezza dei particolari e il gusto raffinatissimo sono gli elementi che contraddistinguono questi lavori.
2° premio: Top Style School – corsi di formazione professionale – di Legnano. Passando “dal buio dell’aula alla luce dell’ospizio” è stato realizzato un diario di bordo attraverso il quale, non solo gli alunni, ma anche gli ospiti del Centro per anziani Giulio Moroni di Legnano, hanno raccontato l’esperienza vissuta, documentandola con foto e video. Gli alunni hanno accresciuto la propria autostima, migliorando la loro capacità relazionale attraverso il confronto generazionale con persone anziane e a volte con problemi di salute, comprendendo il valore della persona, che merita sempre rispetto, indipendentemente dall’età, dalla bellezza e dalla presenza di una malattia.
3° premio: IPSIA Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato di Monza con la Macchina schiaccia lattine, che ha sensibilizzato i ragazzi sulla raccolta differenziata e con lo Schiaccianoci meccanico, un manufatto che ha riassunto in sé tutta l’esperienza acquisita dai ragazzi durante il loro percorso formativo (lavorazioni di filettatura, accoppiamenti in tolleranza, torniture cilindriche interne ed esterne) con “l’entusiasmo alle stelle confermato dal risultato”.
Tutti i lavori presentati sono stati apprezzati per la bellezza, la creatività e lo spirito con il quale sono stati realizzati. In particolare citiamo il video realizzato da studenti di otto diverse etnie dell’Istituto per meccanici Zanardelli di Brescia: indiani, ghanesi, rumeni, polacchi, marocchini, albanesi, kosovari, e italiani spiegano nella propria lingua madre il valore del lavoro, con l’intento di comunicare l’importanza dell’integrazione culturale per il proprio futuro lavorativo.