La crisi economica e finanziaria ha colpito pesantemente le famiglie. Sono calati il lavoro e i redditi, mentre sono aumentate le tasse e i prezzi dei servizi. Tutto ciò sta portando a un rapido scivolamento verso il basso del potere di acquisto del cosiddetto ceto medio. Oggi per molti è diventato un problema far fronte a spese un tempo considerate “normali”: la casa, l’istruzione dei figli, la salute. A queste persone vanno date rapidamente delle risposte. Anche originali.
Prendiamo il caso della sanità. Secondo il Censis quasi un italiano su cinque rinuncia a sottoporsi a visite ed esami non urgenti, in attesa di momenti migliori. E’ quindi necessario, soprattutto su un capitolo così importante, esplorare nuove vie e nuovi modelli di welfare sul territorio, che diano soddisfazione alla richiesta di prestazioni di qualità, ma più accessibili, sia in termini di costi che di liste di attesa. Bisogna pensare e progettare un sistema di servizi alla persona e alla famiglia che veda la partecipazione di tutti (pubblico e privato, istituzioni e parti sociali), anche nel segno della sussidiarietà.
Per passare dalle parole ai fatti, la Cisl di Milano ha ritenuto di appoggiare il progetto “Medici per tutti” (www.medicipertutti.it) proposto dal Centro Medico Ambrosiano, una struttura qualificata, presente in città da 40 anni, che a partire dal prossimo 17 ottobre offrirà servizi medico-sanitari, a prezzi e tempi (6 giorni di attesa per la prenotazione) assolutamente competitivi con quelli del Servizio sanitario nazionale. Il Centro metterà a disposizione, per cinque mattine alla settimana, i suoi ambulatori in via Biondi 1 (zona Sempione), la strumentazione, il personale infermieristico e una qualificata équipe di medici specializzati nelle discipline di più ampio interesse (cardiologia, dermatologia, endocrinologia, gastroenterologia, geriatria, ginecologia, medicina interna, oculistica, ortopedia, otorinolaringoiatria, pediatria, radiologia-ecografie, reumatologia, urologia…).
Le visite costeranno 26 euro per le persone con reddito Isee (Indicatore situazione economica equivalente) non superiore a 20.000 euro; 38 euro per chi si trova nella fascia tra 20.001 e 30.000 euro; 58 euro per chi supera i 30.000 euro. Gli iscritti alla Cisl pagheranno invece 22 euro (Isee fino a 20.000 euro) e 35 euro (Isee da 20.001 euro). Gli esami diagnostici e le analisi del sangue avranno per tutti un costo inferiore a quello del ticket pubblico.
Per quanto ci riguarda riteniamo, comunque, che occorra rivedere i parametri di accesso alle prestazioni del welfare e che l’Isee diventi l’unico strumento di certificazione dei bilanci familiari: è una questione di equità. Quella avviata con il Centro Medico Ambrosiano è una prima esperienza. Come Cisl ci impegneremo a contrattare nuove iniziative di welfare territoriale, in primis con le istituzioni pubbliche, ma anche, dove possibile, con quei soggetti privati che condividono la nostra idea di partecipazione alla società e quindi al bene comune.
(Danilo Galvagni, Segretario generale Cisl Milano)