La Fondazione Welfare Ambrosiano ha raccolto in meno di due settimane decine di domande per microcredito di sostegno ai bisogni della famiglie attraverso le sedi del non profit milanese e le sedi sindacali.
Con un impegno di Cisl, Centro Medico Ambrosiano e Welfare Italia è stato avviato un servizio di ambulatori medici a costi contenuti. Il Fondo Diocesano Famiglia Lavoro ha avviato, dopo aver sostenuto il bisogno di molte famiglie, alcuni inserimenti lavorativi di persone senza lavoro.
Altri centri di sostegno al lavoro, dalla Piazza del Lavoro di CDO Milano a Workoop della Lega Cooperative sono impegnati nel sostegno a persone che hanno perso il lavoro.
Partiamo da questi fatti concreti per dire che certo la crisi c’è, ma non ci sta piegando. Nella nostra realtà sono tanti gli esempi di chi opera perché vi siano nuove risposte ai problemi sociali che si pongono, facendo vivere una nuova fraternità.
A Todi il Forum delle persone e delle associazioni cattoliche del mondo del lavoro hanno voluto affrontare questi temi con un seminario nazionale. Al centro della riflessione c’è stata la ricerca di un giudizio comune a partire da ciò che ognuno di noi già fa nella realtà quotidiano. L’attesa mediatica ha cercato di stravolgerne il senso riducendo tutta l’attesa ad una risposta politica che non era né l’obbiettivo né la speranza del seminario.
Certo, partendo da quanto incontriamo nel lavoro quotidiano, vogliamo definire che cosa chiediamo a chi deve prendere decisioni. “Cuore Buono” e “capacità di distinguere il bene dal male”. Bastano questi richiami per comprendere l’insistenza di molti per una politica che sia reale sostegno alle famiglie, alle imprese ed al lavoro, che sono i soggetti che permettono di guardare con speranza al futuro del nostro paese.
Non un nuovo progetto politico, ma una politica che sappia scegliere e sostenere le forze positive che possono imprimere un nuovo sviluppo avendo a cuore il bene di tutti.
Ciò che noi cattolici possiamo mettere al servizio di tutti è questo impegno già in atto per indicare una strada che porta ad una speranza basata su quanto c’è già e non dipende da improbabili soluzioni politiche.
E’ così che possiamo affrontare la fatica di questo periodo e dare un sostegno a chi, di fronte alle difficoltà, si chiude in egoismi e corporativismi che sono il contrario di quanto è richiesto per affrontare la crisi.
Anche i valori che riteniamo fondamentali sono per noi un contributo valido per tutti nell’affrontare le sfide che tecnica e scienza pongono al cuore dell’uomo. La domanda di bellezza di giustizia e di bontà, il desiderio di infinito che regge il mettersi in moto di ogni persona, è per noi quello che consente una vita migliore per tutti attraverso il confronto e la scelta di una società che sia più aperta, accogliente e capace di sostenere l’impegno per il bene comune.
Non siamo né indignati né rassegnati. Siamo impegnati sempre a fare si che chi opera e si impegna si possa sentire abbracciato, compreso e valorizzato.